Contributo filiere mais e soia: contratti entro il 15 giugno anche se mancano ancora le regole
Come già comunicato da quest’anno sarà possibile presentare richiesta di contributo mais, soia e leguminose per le aziende agricole che aderiscono a contratti di filiera triennali sottoscritti tra produttori singoli o associati ed altri soggetti delle fasi di trasformazione e commercializzazione.
Dalle ultime informazioni a nostra disposizione – pervenute in forma non ufficiale – il contributo sarà erogato ai produttori che entro il 15 giugno p.v., termine della scadenza della domanda di contributo (Domanda Unica 2020), abbiamo già sottoscritto un contratto di filiera di durata almeno triennale direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie.
Si ricorda, altresì che l’importo del contributo è pari a 100 euro per ogni ettaro coltivato a mais, soia e leguminose (nello specifico: pisello da granella, fagiolo, lenticchia, cece, fava da granella e favino da granella) fino ad un massimo di 50 ettari per beneficiario e che esso verrà calcolato e commisurato sulla base delle superfici totali dichiarate e quindi, dividendo il massimale stanziato per gli ettari ammissibili, si potrà osservare anche un ridimensionamento del premio rispetto al valore massimo di 100 Euro/ha. Si fa presente inoltre che, per entrambi i comparti, i contributi per gli agricoltori ricadono nelle regole del de minimis e tutti gli importi sono concessi in regime di esenzione dalla normativa degli aiuti di stato.
Dato che le linee guida operative Agea contenenti i dettagli tecnici per la definizione dei contratti di filiera tardano ancora ad essere pubblicate, riportiamo alcune informazioni operative e delle specifiche in merito.
La domanda di aiuto probabilmente sarà sganciata dalla domanda Pac 2020.
Per quanto riguarda le condizioni economiche, è stato chiarito che devono essere previste nel contratto; legate non necessariamente a un prezzo fisso, dal momento che il prezzo può essere determinato da diverse variabili, ma non ci possono essere rimandi ad atti successivi per la fissazione del prezzo, soprattutto per non attenuare la validità contrattuale tra le parti.
I referenti ministeriali stanno ancora approfondendo l’individuazione dei soggetti specifici che possono sottoscrivere i contratti di filiera, al fine di essere i più inclusivi possibile e interessare tutti i rappresentanti delle due filiere interessate dai contributi. In ogni caso il contratto triennale deve essere sottoscritto dalle imprese agricole secondo una delle due seguenti modalità: – direttamente con un’impresa delle fasi di trasformazione e commercializzazione; – o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute. Nel caso in cui il contratto di filiera sia sottoscritto da cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute, il contratto di filiera stesso deve essere integrato da copia dell’impegno/contratto di coltivazione tra la cooperativa, il consorzio e l’organizzazione di produttori e l’impresa agricola socia.
Si specifica, inoltre, che il contributo si applica esclusivamente alla produzione di mais, soia e legumi per la trasformazione e non alla produzione “da seme”.
Per quanto riguarda il contributo per il comparto maidicolo si rammenta che Confagricoltura ha concluso l’accordo quadro Mais da granella certificata per le annualità 2020-2022 e che i contratti di secondo livello rientranti nell’accordo quadro rientrano nei sopra citati contratti di filiera.