PM10: possibili divieti per il settore agricolo dal 1° ottobre

Ricordiamo che l’Accordo di Bacino Padano, che ha il fine di limitare l’inquinamento da PM10, prevede l’applicazione di modalità di riduzione di queste polveri sottili in tutta la pianura padana.

Alcune di queste misure di riduzione dei PM10 riguardano anche il settore agricolo.

In particolare, ARPAV dal 1° ottobre al 31 marzo attiva il Bollettino livelli di allerta PM10 per individuare i giorni di allerta e predisporre le varie misure di divieto previste dall’Accordo.

Il bollettino indica due livelli di allerta: il livello di allerta 1 si attua con 4 giorni consecutivi di superamento del valore limite giornaliero del PM10, mentre il livello di allerta 2 si attua con 10 giorni consecutivi di superamento di tale limite.

Nel momento in cui ARPAV individua il livello di allerta 1 si applicano i seguenti divieti per il settore agricolo:

  • divieto assoluto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe
  • – divieto assoluto, per qualsiasi tipologia di combustioni all’aperto (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, scopo intrattenimento, etc…) anche relativamente alle deroghe consentite per la combustione di piccoli cumuli di residui vegetali bruciati in loco.

Nella link sottostante sono riassunti i periodi di divieto sulla base del terzo programma nitrati e si rimanda ai link evidenziati per un approfondimento sul tema e per visualizzare il bollettino, che si ricorda essere anche disponibile scaricando l’app di Arpav.

Bollettino Agrometeo Nitrati

Zone vulnerabili ai Nitrati e Zone Ordinarie

Scadenze e divieti regionali

Bollettino Allerta PM10

Segnaliamo inoltre che alcuni comuni di maggiori dimensioni hanno emesso provvedimenti specifici per il contenimento dell’inquinamento atmosferico stagione invernale 2020/2021 con misure di limitazione dell’esercizio degli impianti termici, prescrizioni per combustioni all’aperto e spandimento liquami zootecnici. Invitiamo quindi a verificare l’esistenza di eventuali altre limitazioni nel proprio comune.