Nuove biotecnologie in agricoltura: in Commissione Agricoltura i decreti sulle NBT
E’ atteso in queste ore il parere della Commissione Agricoltura della Camera su alcuni passaggi che riguardano le New Breeding Techniques (NBT), nuove tecniche nate negli ultimi anni per migliorare piante coltivazioni e conseguenti prodotti. Si tratta di quattro decreti legislativi relativi a vari temi, che vanno dagli Nbt alla commercializzazione delle sementi, sui quali la Commissione agricoltura del Senato ha già avanzato un parere positivo.
Come più volte approfondito e sostenuto da Confagricoltura, le NBT non sono Ogm (organismi geneticamente modificati) vietati in Italia dal 2013, ma sistemi che usano tecniche di cisgenesi e genome editing (come le procedure Crispr usate in medicina e chimica e che sono valse il Nobel a Jennifer Doudna e Emmanuelle Charpentier). In sostanza nelle piante non si agisce su una alterazione inserendo genomi estranei come avviene negli Ogm, ma si interviene cambiando alcune lettere del Dna già presenti in modo da migliorare il prodotto.
L’inclusione attuale delle NBT nella regolamentazione OGM europea dipende da legislazioni vecchie di decenni e decisamente obsolete alla luce dei progressi compiuti dalla genetica e dalle biotecnologie. Ciò è confermato anche dal fatto che la Commissione europea ha avviato da mesi una consultazione, a cui partecipano tutti gli stati membri e tutte le parti interessate, per determinare se e come normare in maniera diversa i prodotti di tali tecnologie, con una revisione della vecchia direttiva 18/2001 che attualmente regolamenta il settore delle modificazioni genetiche tramite DNA ricombinante.
Confagricoltura non si stancherà di promuovere il pensiero razionale e scientifico nell’affrontare tutte le sfide che si stanno presentando in questi tempi, in quanto è l’unico metodo che può fornire gli strumenti per disegnare un futuro sostenibile.