Prošek croato: questione ancora aperta
La questione del Prošek croato è stata al centro del tavolo della filiera vitivinicola convocato dal Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e a cui ha preso parte il Sottosegretario Gian Marco Centinaio con delega al vitivinicolo, i presidenti di Assoenologi, Cia, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini, Unione Italiana Vini e il coordinatore gruppo vino di Alleanza delle Cooperative Italiane.
“Non si può istituzionalizzare l’Italian Sounding”, ha detto il Ministro Patuanelli.
“È necessario andare in Europa tutti con la stessa voce”, ha aggiunto il Sottosegretario Gian Marco Centinaio. “Abbiamo deciso di dare una impostazione giuridica a questa partita che riguarda tutte le denominazioni. Se si cede sul Prošek rischiamo di aprire una falla in tutte le denominazioni italiane ed europee”.
Sul tema è intervenuto anche il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “L’Europa sta facendo nei nostri confronti una cosa vergognosa. Questo prosek non dovrebbe essere nemmeno oggetto di valutazione. Dobbiamo essere uniti e fare squadra con ogni mezzo legittimo per bloccarlo”.
“E’ un fatto di rispetto – prosegue il Governatore – un grave precedente che l’Europa crea nei nostri confronti, ma anche un precedente giuridico che non può essere trascurato. Non dobbiamo assolutamente accettare una decisione in questo senso dell’Europa e stiamo anche coordinando uno staff di legali”.
“Il prosek non c’entra niente con il prosecco – conclude il Governatore – ma sicuramente sui mercati rappresenterebbe un grave elemento di confusione. Al proposito, ci riserviamo di presentare ulteriore documentazione”.