La nuova Condizionalità: attenzione alla BCAA 4 – Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua

Al fine di proteggere le acque superficiali e sotterranee dall’inquinamento e dal ruscellamento derivante dalle attività agricole, la norma BCAA4 della Condizionalità prevede due tipologie di fasce tampone lungo i corpi idrici:

a) fasce di rispetto di 5 metri lungo tutti i corsi d’acqua con divieto di fertilizzazione e di trattamenti fitosanitari;

b) la presenza di fasce inerbite di 5 metri lungo torrenti, fiumi e canali individuati dalla Regione.

 

Divieto di fertilizzazione e di distribuzione di prodotti fitosanitari entro 5 metri dal ciglio di sponda di tutti i corsi d’acqua. Su tutte le superfici agricole è vietato distribuire qualsiasi fertilizzante (commerciale) entro una “fascia di rispetto” di ampiezza pari a cinque metri a partire dal ciglio di sponda di tutti i corsi d’acqua. Per quanto concerne i fertilizzanti, qualora sul Piano d’azione dei Nitrati sia stabilita una larghezza superiore, quest’ultima prevale sulla distanza dei cinque metri. Le deiezioni di animali al pascolo o bradi non costituiscono violazione del presente impegno. L’impiego di reflui zootecnici deve sempre rispettare una fascia di rispetto di 5 o 10 metri imposta dal quarto Programma d’azione Nitrati della Regione Veneto.

Nella medesima fascia di rispetto è, altresì, proibito distribuire prodotti fitosanitari. Nel caso in cui nell’etichetta dei prodotti fitosanitari utilizzati sia presente una ampiezza della fascia di rispetto superiore a 5 metri, quest’ultima prevale sulla distanza dei 5 metri.

L’ampiezza della fascia di rispetto e della fascia inerbita viene misurata prendendo come riferimento il ciglio di sponda e deve considerarsi al netto della superficie eventualmente occupata da strade, eccetto i casi di inerbimento, anche parziale, delle stesse.

La norma si applica a tutti i corsi d’acqua, inclusi quelli artificiali, dove si rileva una presenza continua delle acque durante tutto l’anno e che non sono dotati di argini rialzati. Sono conseguentemente escluse le opere di regimazione idraulica, prive di acqua propria, destinate alla raccolta e al convogliamento di acque meteoriche o all’adduzione di acqua irrigua ai campi coltivati, ivi inclusi i pensili (ossia corpi idrici in cui la quota del fondo risulta superiore rispetto al campo coltivato). Ѐ esclusa, altresì, la rete idraulica aziendale, costituita da scoline e fossi collettori per l’allontanamento delle acque in esubero, in quanto caratterizzata da una presenza molto limitata nel tempo dell’acqua.

Costituzione ovvero non eliminazione di fascia inerbita.

È vietata l’eliminazione della “fascia inerbita” presente, adiacente ai corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali. Nel caso di assenza della fascia inerbita in corrispondenza dei corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali, l’agricoltore è tenuto alla sua costituzione con le caratteristiche minime stabilite. I corpi idrici soggetti al presente vincolo sono quelli individuati e monitorati ai sensi del D. Lgs. 152/2006, i cui aspetti metodologici di dettaglio sono definiti nei DD.MM. del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) n. 131/2008 e n.260/2010.

Gli impianti arborei coltivati a fini produttivi o ambientali preesistenti alla data di entrata in vigore del presente provvedimento, e ricompresi in una fascia inerbita, così come sopra descritta, sono considerati parte integrante della fascia stessa.

Con Decreto 79 del 16 marzo 2023 la Regione Veneto, ai fini della nuova BCAA4 di Condizionalità Refforzata (ex BCAA1) approva l’elenco aggiornato dei corpi idrici soggetti all’obbligo di realizzazione della fascia inerbita (allegato A) e la relativa Cartografia (allegato B), e riprende quanto previsto dal Decreto MASAF n. 147385/2023 che impone un’ampiezza di fascia inerbita di 5 metri anche laddove con la precedente BCAA1 era prevista di 3 metri.

I corpi idrici (colorati in rosso) interessati all’obbligo della fascia inerbita di 5 metri si possono individuare nel portale regionale PIAVE  http://www.piave.veneto.it/web/utilita/cartografia. Ancora più chiara è la consultazione della cartografia dinamica nel Geoportale dei dati Territoriali regionale, https://idt2.regione.veneto.it/idt/webgis/viewer?webgisId=203, dove si può ricercare il corpo idrico con il nome dello stesso o con la località.