Quando il registratore telematico resta inattivo

Dal 2019 le imprese che effettuano vendita diretta ai privati hanno iniziato ad utilizzare il Registratore Telematico (RT), un registratore di cassa in grado di memorizzare le operazioni, di emettere il documento commerciale da consegnare al cliente, di predisporre il file con i dati dei corrispettivi dell’intera giornata e di trasmettere lo stesso all’Agenzia delle Entrate. Qualora la trasmissione non vada a buon fine, l’RT deve ripetutamente tentare di spedire il file, finché non si verifica la presa in carico dello stesso da parte del sistema dell’Agenzia delle Entrate.

Recentemente, le nuove specifiche tecniche relative alla trasmissione dei corrispettivi hanno introdotto una novità, che riguarda l’interruzione dell’attività del registratore. Qualora l’interruzione sia superiore a 12 giorni (ad esempio: per ferie, chiusura stagionale ecc.) o qualora l’impresa non sia in grado di conoscere a priori la durata del periodo di inattività, c’è l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio dello stato di “fuori servizio” con uno specifico codice (608). La comunicazione di tale codice può essere effettuata direttamente dal registratore stesso o mediante il cassetto fiscale dell’impresa, anche a mezzo di un intermediario abilitato, quale Confagricoltura Padova. In precedenza, questa comunicazione era facoltativa.