Florovivaismo: Continua il pressing di Confagricoltura per esentare i vasi in plastica dal contributo ambientale CONAI
Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro bilaterale tra Confagricoltura ed il CONAI, promosso dal Consorzio per acquisire ulteriori elementi utili in merito alla possibilità di rivedere il perimetro di applicazione del contributo CAC. All’incontro, a cui hanno preso parte il Direttore Generale Annamaria Barrile ed il Presidente della FNP Florovivaistica Luca De Michelis, la Confederazione ha ribadito con determinazione la propria contrarietà alla richiesta del contributo evidenziando che i vasi in plastica per fiori/piante rappresentano elementi imprescindibili per lo sviluppo e la crescita delle piante, sia in fase di produzione che nelle fasi successive, e come tali debbono essere considerati “mezzi di produzione” esentati dal CAC.
Confagricoltura, inoltre, facendo riferimento alla risposta del Sottosegretario La Pietra all’interrogazione parlamentare promossa dal Sen. Durnwalder, che esprimeva la volontà del MASAF di porre la massima attenzione sul tema ed informava che “il Ministero dell’Ambiente ha comunicato che intende avviare ulteriori confronti con il CONAI, anche alfine di verificare la fonte normativa alla base dell’adozione della circolare”, ha chiesto informazioni al CONAI in merito all’interlocuzione con i Ministeri ed in particolare con il Dicastero per l’ambiente. Il CONAI, al corrente della risposta e delle proposte del Sottosegretario La Pietra, ha informato di non aver avuto ancora alcuna interlocuzione.
Considerata quindi la necessità di aprire un confronto con le amministrazioni, l’interlocuzione appena avviata con le organizzazioni e la necessità anche per il Consorzio di consolidare la nuova governance interna (il nuovo CDA è stato nominato lo scorso 11 maggio), Confagricoltura ha chiesto di rimandare, almeno al prossimo anno, la decorrenza dell’applicazione del contributo ambientale prevista per luglio 2023, di verificare la fonte normativa alla base dell’adozione della circolare e sollecitata più volte all’indicazione di eventuali casistiche da esentare, pur ribadendo la contrarietà alla richiesta del contributo, ha chiesto di valutare la limitazione del perimetro dei vasi rientranti nella definizione di imballaggio a quelli con spessore fino a 0,4 mm (anziché 0,8 mm attualmente previsto).