Una nuova visione dell’agricoltura europea. È necessario ricordare che l’agricoltura è vittima del cambiamento climatico e che serve un reddito equo per gli agricoltori

“È giunto il momento di riflettere su una nuova politica comunitaria, che aiuti nel preservare le risorse naturali, rispondendo però alle necessità economiche degli agricoltori e dei consumatori e tenendo in mente la sostenibilità e il risparmio energetico”. È questo il messaggio che il Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha lanciato a Bruxelles all’evento organizzato dal gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE) dal titolo: “European Farmers’ Deal. EPP Vision for Agriculture in Europe”, alla presenza di diverse cariche istituzionali degli Stati membri e con la moderazione dell’eurodeputato On. Herbert Dorfmann (PPE). Un messaggio che riassume l’insieme delle sfide che gli agricoltori italiani ed europei sono chiamati ad affrontare quotidianamente, nonostante le spesso ardue e contingenti difficoltà che hanno caratterizzato gli ultimi anni: dalla Brexit alla pandemia, dalla guerra in Ucraina agli effetti del cambiamento climatico. L’Unione europea deve produrre di più, e dunque il ruolo degli agricoltori non può essere marginale. È necessario ricordare che l’agricoltura non è causa del cambiamento climatico, bensì vittima, e che serve un reddito equo per gli agricoltori, in quanto imprenditori. Nelle sfide future evidenziate dal Presidente Giansanti emergono la tutela del reddito degli agricoltori e una posizione rafforzata nella supply chain; favorire il ricambio generazionale, l’innovazione, le nuove biotecnologie e la scienza, in particolare l’uso delle Nuove Tecniche Genomiche (NGTs) e dei dati. Necessità a cui si aggiungono quelle di nuovi strumenti per la gestione del rischio, maggiore semplificazione dal punto di vista burocratico e lotta alla fauna selvatica. Queste non sono solo sfide, bensì enormi opportunità per rendere il settore centrale, ripartendo dall’articolo 38 del Trattato di Roma, che poneva al centro la necessità di incrementare la produttività dell’agricoltura, assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola, stabilizzare i mercati, garantire la sicurezza degli approvvigionamenti ed infine assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori. Non da ultimo, servono un budget adeguato a tali sfide come un commissario all’agricoltura che ricopra un ruolo centrale nel futuro collegio dei commissari. Temi che Confagricoltura continuerà a sostenere sindacalmente in tutte le sedi istituzionali europee ed italiane.