Fondo per la sovranità alimentare: Aiuti alle filiere dei cereali e delle colture proteiche limitato all’incremento di superficie

Il nuovo intervento di sostegno alle coltivazioni di mais, proteine vegetali (legumi e soia), frumento tenero da sementi certificate, orzo sta suscitando non pochi interrogativi tra gli agricoltori e anche tra gli acquirenti che dovrebbero proporre i contratti di filiera triennali. In attesa di una circolare esplicativa che dovrebbe essere pubblicata nei prossimi giorni da parte di Agea, visti i tempi ristretti per la produzione del contratto e la presentazione delle domande, cerchiamo di fornire qualche anticipazione sul contenuto della suddetta circolare.

Anzitutto ricordiamo che l’importo massimo del contributo ammonta a 400 euro per ettaro per il mais, 250 per le proteine vegetali, 300 per il frumento tenero e 200 per l’orzo. Il sostegno è riconosciuto nel limite di 50 ettari complessivi per l’insieme delle coltivazioni. Non sono ammessi prodotti destinati ad insilato, alla produzione di seme, foraggio e prodotti energetici. L’aiuto  è  concesso  al  soggetto  beneficiario  nel   limite dell’importo massimo previsto per gli aiuti «de minimis» (€ 25.000 in tre anni). Qualora i fondi annuali disponibili per tipologia di coltura ammessa al regime di aiuto non dovessero essere sufficienti, si procederà a una riduzione lineare del contributo effettivamente riconosciuto a consuntivo.

Va però precisato che la superficie ammessa a contributo è ottenuta dalla differenza tra la superficie contenuta nella domanda Pac 2023 (Piano colturale grafico)  e la superficie media del triennio precedente (sono esclusi dal calcolo gli anni in cui la coltura non è stata praticata). Perciò il contributo viene erogato soltanto sull’incremento di superficie rispetto la media del triennio precedente. Nel caso di un beneficiario che non abbia coltivato quella determinata coltura (mais, proteine vegetali, orzo e frumento tenero) in nessuno dei tre precedenti, il valore medio per quella coltura sarà pari a zero e potrà richiedere l’aiuto per l’annualità 2023 e l’incremento è dato dalla totalità della superficie coltivata nel 2023.

Possono richiedere l’aiuto per l’annata 2023 le imprese agricole che:

  • hanno coltivato nel 2023 mais, proteine vegetali (legumi e soia), frumento tenero da sementi certificate, orzo con riscontro nel “fascicolo aziendale” predisposto in modalità grafica;
  • hanno sottoscritto, entro il 28 novembre 2023, un contratto di filiera di durata almeno triennale tra:
  1. imprenditore agricolo e impresa di trasformazione/ stoccaggio / commercializzazione;
  2. cooperativa, consorzio agrario o organizzazione di produttori riconosciuta e impresa di trasformazione / stoccaggio/ commercializzazione. In questo caso poiché l’imprenditore agricolo non sottoscrive il contratto di filiera direttamente con l’impresa controparte nel contratto, i soggetti intermedi devono rilasciare dichiarazione sostitutiva di atto notorio, attestante la relazione causale tra l’impegno di coltivazione sottoscritto con il produttore agricolo, singolo o associato, e il/i contratto/i con l’impresa di trasformazione e/o commercializzazione (allegato A Circolare Agea).

Nel caso in cui la cooperativa esegua l’attività trasformazione/ stoccaggio / commercializzazione (a titolo esemplificativo esegua anche pulitura, essiccazione e commercializzazione) la cooperativa è impresa di trasformazione, di conseguenza il contratto tra azienda e la cooperativa rientra nel caso di specie a).

Il Contratto di filiera o l’impegno/contratto di coltivazione sottoscritto dal richiedente l’aiuto deve essere stipulato entro il 28 novembre 2023, decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto, e deve indicare la superficie oggetto dello stesso.

Sono validi altresì i contratti di filiera precedentemente stipulati che comprendono l’annualità 2023 per il mais e le proteine vegetali anche in conformità al DM 2 febbraio 2022, n. 48421.

Pertanto, il produttore può impegnare le stesse superfici e le stesse produzioni sia in un contratto triennale (o impegno di coltivazione) riferito alla competitività delle filiere, sia in un contratto triennale (o impegno di coltivazione) riferito alla sovranità alimentare in quanto  per la sovranità alimentare verrà riconosciuto il valore della superficie incrementale rispetto alla media delle superfici dichiarate per la coltura oggetto dell’aiuto risultante dai piani di coltivazione grafici utilizzati negli ultimi tre anni antecedenti (valore della superficie ammissibile ottenuta dal calcolo superficie risultante dal PCG 2023 – superficie media triennio precedente).

Di conseguenza, il produttore può adempiere a quanto sopra con un unico contratto (che riporti gli estremi normativi di entrambi i fondi) ed accedere alle risorse di tutte e due le misure.

E’ inoltre possibile presentare richiesta per premi differenti per specie diverse che si susseguono sulla medesima superficie purché siano rispettate le ordinarie condizioni di coltivazione e di maturazione delle rispettive produzioni (a titolo esemplificativo frumento tenero e proteine vegetali).

La superficie massima ammissibile è determinata dalla minore tra la superficie contrattualizzata e quella risultante dal PCG (Piano di coltivazione grafico) nel limite di 50 ettari complessivi per l’insieme delle coltivazioni mais, proteine vegetali, orzo e frumento tenero e ritenuti ammissibili a seguito dell’istruttoria effettuata dall’OP AGEA.