Autoconsumo e Comunità energetiche: approvazione dello schema di incentivazione dell’autoconsumo e delle CER

La Commissione europea ha dato il via libera allo schema di decreto italiano per l’incentivazione dell’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il decreto è incentrato su due misure: una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa e un eventuale contributo a fondo perduto. La potenza finanziabile è pari a cinque Gigawatt complessivi, con un limite temporale a fine 2027. In caso di realizzazione di comunità energetiche (CER) realizzate nei comuni sotto i 5.000 abitanti, è previsto un contributo a fondo perduto fino al 40% per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente. Questa misura è finanziata con 2,2 miliardi dal PNRR, con l’obiettivo di realizzare una potenza complessiva di almeno 2 Gigawatt. Il contributo a fondo perduto potrà essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti. Gli incentivi in forma di tariffa incentivante potranno essere richiesti solo a seguito dell’entrata in esercizio degli impianti (entro il termine di 90 giorni). Nel caso invece di soggetti interessati alla richiesta del contributo PNRR, l’avvio dei lavori dei lavori di realizzazione dovrà avvenire a seguito della richiesta del contributo che potrà essere presentata nel caso di impianti di cui si possiede il titolo autorizzativo ed il preventivo di connessione alla rete elettrica. Gli impianti ammessi al contributo PNRR dovranno entrare in produzione entro dodici mesi e comunque non oltre il 30 giugno 2026. Per l’operatività del nuovo meccanismo occorre attendere la pubblicazione del decreto MASE e a seguire (entro 60 giorni) la pubblicazione delle procedure GSE per l’accesso agli incentivi.