Campo sperimentale di riso Tea distrutto da ignoti: un atto violento che deriva dai soliti pregiudizi ideologici
Se l’Europa continua a non decidere (vedi l’articolo precedente) in Italia il primo campo sperimentale di riso ottenuto con le tecniche di evoluzione assistita ( o NGT) è stato distrutto da ignoti. La rete di protezione è stata divelta e dei contestatori sono entrati nel campo di Mezzana Bigli, in provincia di Pavia, presso l’azienda Cascina Erbatici, dove le piantine sperimentali di riso sono state tagliate e sradicate.
La Regione Lombardia aveva avviato la sperimentazione dell’Università degli Studi di Milano di queste tecniche, per testare la risposta delle piante al fungo responsabile del brusone. Come sappiamo, le nuove tecniche di miglioramento genetico permettono di ottenere piante più resistenti alle malattie, riducendo l’uso di fitofarmaci.
Confagricoltura ha condannato l’atto vandalico che ha distrutto il campo sperimentale. Si tratta di un episodio gravissimo, dato che è stata sabotata la prima sperimentazione italiana dedicata alle tecniche di evoluzione assistita per rendere le piante più resistenti a cambiamenti climatici e fitopatie.
L’atto vandalico va ben oltre il gesto in sé poiché fa ancora una volta emergere le enormi difficoltà che troviamo nel far prevalere ragione e scienza sui pregiudizi ideologici.