Decreto Agricoltura: novità in materia di appalto

Il 14 luglio 2024 è entrata in vigore la legge di conversione del Decreto Agricoltura.

In sede di conversione è stata prevista l’istituzione presso l’INPS di una Banca dati degli appalti, cui si devono iscrivere le imprese non agricole che svolgono attività di raccolta di prodotti agricoli, di cernita, di pulitura e di imballaggio dei prodotti ortofrutticoli, purché connessi all’attività di raccolta, nonché le imprese che effettuano lavori e servizi di sistemazione e di manutenzione agraria e forestale. L’iscrizione a tale Banca dati costituirà condizione per stipulare contratti di appalti, di cui sia committente un’impresa agricola, perché darà luogo al rilascio, da parte dell’INPS, di un’apposita attestazione di conformità.

Si tratta certamente di una novità più che significativa e rilevante per le aziende del nostro settore, chiamate ad operare un ulteriore controllo nella scelta dei loro appaltatori.

La novità non è, tuttavia, ancora operativa, perché necessita di un apposito decreto interministeriale per la sua piena entrata in vigore.

Altra novità riguarda l’obbligo della stipula di una polizza fideiussoria a copertura di contributi previdenziali, premi assicurativi e retribuzioni dovuti per il periodo di esecuzione dell’appalto.

Anche in questo caso, sarà necessario attendere apposito decreto interministeriale che definisca i requisiti della polizza fideiussoria in questione.

Si ricorda che la stipula di un appalto in violazione delle due ultime novità citate costituirà un illecito amministrativo punito con sanzione amministrativa pecuniaria, a carico sia del committente sia dell’appaltatore, con un minimo di € 5.000,00 ed un massimo di € 15.000,00.