BCAA6: «Copertura minima del suolo per evitare di lasciare nudo il suolo nei periodi più sensibili, quale determinata dagli Stati membri». E’ cambiato il titolo della norma ma non gli impegni

A seguito delle semplificazioni della Pac ci aspettavamo una modifica anche dalla norma relativa alle Buone condizioni agricole ambientali BCAA6 che, ricordiamo, prevede la copertura del terreno in alcuni mesi “sensibili” dell’anno al fine di ridurre i fenomeni di erosione e di lisciviazione.

In realtà, a seguito delle disposizioni nazionali (DM MASAF n. 289235 del 28.6.2024) e regionali (DGR n. 817 del 12 luglio 2024) è stato cambiato il titolo della norma in «Copertura minima del suolo per evitare di lasciare nudo il suolo nei periodi più sensibili, quale determinata dagli Stati membri» ma non la sostanza dell’impegno previsto dalla Condizionalità rafforzata.

Ricordiamo perciò gli obblighi previsti, premettendo che sono interessate le superfici a seminativo e le colture permanenti (frutteti e vigneti).

L’obbligo consiste nella copertura per almeno 60 giorni consecutivi all’interno del periodo compreso tra il 15 settembre al 15 maggio dell’anno successivo.

Esso può essere assolto mediante una delle seguenti pratiche:

  1. mantenere la copertura vegetale, naturale (inerbimento spontaneo) o seminata, per 60 giorni consecutivi nell’intervallo di tempo compreso tra il 15 settembre e il 15 maggio successivo. Nella sostanza è sufficiente non effettuare lavorazioni che possano compromettere la presenza della copertura vegetale.
  2. lasciare in campo i residui della coltura precedente per 60 giorni consecutivi nel periodo di cui al punto 1, fatta salva l’esecuzione delle fasce tagliafuoco.

Ai fini del rispetto della norma sono ammesse le sole lavorazioni che non alterino la copertura vegetale del terreno o che mantengano sul terreno i residui della coltura precedente (per esempio discissura, rippatura, iniezione o distribuzione degli effluenti non palabili con tecniche basso emissive).