Ortofrutta 2024 – Incontro del Gruppo misto Italia, Francia, Spagna, Portogallo
Situazione critica per calo della produzione a causa del clima e dei patogeni, aumento dei costi e calo dei consumi
Il 5 novembre scorso si è tenuto, a Parigi, il consueto incontro annuale del Comitato misto ortofrutta di Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Per Confagricoltura ha preso parte all’incontro il presidente della FNP frutticoltura Michele Ponso. La riunione è stata l’occasione per illustrare alle amministrazioni dei quattro Paesi – per l’Italia era presente il direttore generale delle politiche internazionali e dell’Unione europea del Masaf Damiano Li Vecchi – la situazione di mercato dei principali prodotti ortofrutticoli, per evidenziare le sempre maggiori difficoltà con cui le imprese agricole si scontrano quotidianamente e per indicare le priorità di intervento necessarie alla ripresa del comparto.
Nella prima parte della riunione l’attenzione è stata focalizzata sulla sintesi degli incontri dei gruppi di contatto che si sono riuniti nel corso del 2024: agrumi, aglio, fragole e piccoli frutti, pomodoro, pesche e nettarine, IV gamma, mele e pere ed uva da tavola. L’analisi dell’andamento di mercato ha messo in evidenza per tutte le produzioni analizzate di tutti i Paesi partecipanti la riduzione della produzione – che deriva principalmente dagli effetti delle avversità climatiche (minore resa, maggiore scarto) e dalla proliferazione dei patogeni unita alla riduzione di molecole con cui risulta sempre più complesso impostare una adeguata difesa fitosanitaria – l’aumento dei costi di produzione, il calo dei consumi, la difficoltà di reperimento della manodopera.
A fare da sfondo a queste difficoltà anche l’instabilità geopolitica che rende ancora più complessa l’attività delle imprese agricole. Molti i temi toccati dalle organizzazioni agricole durante il dibattito. Confagricoltura ha evidenziato la necessità di mettere in campo strumenti, finanziari e non, flessibili e tempestivi in grado di fornire un supporto efficace alle imprese agricole oggi in seria difficoltà a causa della continua riduzione della marginalità. La redditività sempre più esigua, la burocrazia sempre più complessa sono alcuni degli elementi che stanno allontanando i giovani dall’attività agricola ed il rischio che si sta correndo è l’abbandono e la chiusura di molte imprese ortofrutticole.
Confagricoltura ha anche evidenziato la necessità di arrivare ad una razionalizzazione dei diversi sistemi di certificazione che sono estremamente costosi e complessi da gestire da parte delle imprese agricole. Tra gli altri argomenti affrontati, condivisi da Confagricoltura, molta attenzione è stata riposta sul tema fitosanitario, con la richiesta di maggiore disponibilità di principi attivi per il settore e di armonizzazione degli utilizzi in Europa (autorizzazione per Zone e non per Paese dei prodotti fitosanitari).
Inoltre, è stato chiesto alle amministrazioni di operare per una maggiore garanzia del rispetto del principio di reciprocità, si è discusso delle sentenze della Corte di Giustizia sull’accordo Ue-Marocco e dell’impatto che avranno in particolare sul segmento del pomodoro fresco) ed è stata manifestata la forte preoccupazione del mondo della produzione riguardo i risvolti dell’applicazione del Regolamento Imballaggi. Riguardo le avversità climatiche alcune organizzazioni hanno posto l’attenzione sulla necessità di avere per il futuro più risorse per la gestione del rischio, la protezione e l’adattamento, anche in considerazione della sempre più complessa possibilità di accesso alla copertura assicurativa.