Biologico: Aggiornamenti su decreto presenza involontaria di sostanza non ammesse e presentazione PAP

Lo scorso 22 gennaio si è tenuta presso il Ministero dell’Agricoltura una riunione del tavolo compartecipato sull’agricoltura biologica per valutare l’ultima versione del decreto relativo alle disposizioni per l’adozione di opportune misure per evitare la presenza involontaria di sostanze non ammesse in agricoltura biologica.

La versione del decreto presentata è stata snellita e migliorata rispetto alle precedenti versioni ed ha recepito anche le diverse osservazioni che, come Confagricoltura, avevamo inviato.

Entrando nel dettaglio, il decreto fornisce indicazioni per la gestione dei casi di presenza di sostanze non ammesse in agricoltura biologica da parte degli operatori e degli organismi di controllo e stabilisce le misure minime per la gestione dell’indagine ufficiale, nonché le modalità di gestione dei casi sospetti di non conformità.

Il decreto definisce le soglie massime di tolleranza di residuo antiparassitario oltre le quali un prodotto non può essere commercializzato come prodotto biologico, soglie che sono così definite:

superiore a 0,010 mg/kg per valori di LMR inferiori o uguali a 10 mg/kg (LMR ≤ 10 mg/kg);

uguale o superiore all’1% dell’LMR, per valori di LMR compresi tra 10 mg/kg e 100 mg/kg (10 mg/kg < LMR ≤ 100 mg/kg);

uguale o superiore a 1 mg/kg per valori di LMR superiori a 100 mg/kg (LMR > 100 mg/kg).

Inoltre, vengono indicate le misure minime da seguire nel caso di campioni conformi con presenza di tracce di sostanze non ammesse, nonché le modalità di autocontrollo ed eliminazione del sospetto di non conformità da parte dell’operatore in caso di presenza di una sostanza non ammessa.

Nel corso dell’incontro sono state chieste indicazioni sulla presentazione del PAP il quale, a seguito della avvenuta proroga del decreto ministeriale n. 323651 del 18 luglio 2024 recante l’adozione di un catalogo comune di misure che devono essere applicate agli operatori biologici in caso di sospetta o accertata non conformità, posticipa l’entrata in vigore del catalogo misure al 1 aprile 2025, che al suo interno non prevede più l’applicazione di una Non Conformità per mancata o tardiva presentazione dei PAP, e specifica che fino a quella data rimangono in vigore le disposizioni precedenti.

A fronte di questa situazione, i referenti ministeriali hanno anticipato che verrà predisposta la proroga della presentazione dei PAP con data concomitante a quella del 1 aprile 2025 in modo da superare le criticità riscontrate in attesa dell’entrata in vigore del decreto ministeriale n. 323651 del 18 luglio 2024.