Focolai di Dermatite nodulare contagiosa (Lumpy skin disease – LSD) in Sardegna e in Lombardia

Sono stati accertati due focolai di Dermatite nodulare contagiosa (Lumpy skin disease – LSD) in Sardegna, nella provincia di Nuoro, ed in Lombardia, nella provincia di Mantova.

La dermatite nodulare contagiosa è una malattia virale dei bovini. È trasmessa da insetti ematofagi, come alcune specie di mosche e zanzare, o dalle zecche. Causa febbre, noduli sulla pelle e può anche portare alla morte, soprattutto in animali che non siano stati esposti al virus in precedenza. Tra le misure per controllare la malattia ci sono le vaccinazioni e l’abbattimento dei capi infetti. La dermatite nodulare contagiosa può comportare notevoli perdite economiche.

La malattia è presente in molti Paesi africani. Nel 2012 si era diffusa dal Medio Oriente all’Europa sud-orientale, interessando Grecia e Bulgaria e altri Paesi dei Balcani. Da allora un programma di vaccinazione ha arrestato l’epidemia nell’Europa sud-orientale.

Il Ministero della Salute aveva dato comunicazione del rilevamento del focolaio in Sardegna con istituzione della zona di protezione di 20 Km e la zona di sorveglianza di 50 Km. Un altro focolaio è stato individuato a distanza di 10 Km dal primo e si sospetta la presenza della malattia da aprile 2025. Si sta quindi procedendo al rintraccio di tutte le movimentazioni effettuate che hanno fatto individuare un focolaio anche in provincia di Mantova per cui è stata emanata dalla Regione Lombardia una ordinanza che istituisce anche qui una zona di restrizione e zona di sorveglianza con l’elenco dei comuni interessati.

Oltre al blocco delle movimentazioni dalle zone di restrizione, l’abbattimento di tutti gli animali nelle aziende con focolaio e il divieto di uscita dalla Sardegna dei capi per dieci giorni, il servizio sanitario sta rintracciando tutte le movimentazioni effettuate e controlli nelle aziende interessate che potrebbero coinvolgere anche le regioni Emilia-Romagna e Veneto. La malattia viene trasmessa principalmente da insetti ematofagi e vista il periodo di forte attività c’è il rischio di una importante espansione che deve far alzare al massimo la guardia e mettere in atto tutte le misure possibili per eradicarla il prima possibile, tra cui non va escluso l’utilizzo della vaccinazione.