Focolai di Dermatite Nodulare Contagiosa (Lumpy skin disease – LSD): Arrivano le prime restrizioni all’export da parte dei Paesi Terzi

Il Ministero della Salute ha informato dei provvedimenti finora adottati da alcuni Paesi esteri in relazione all’esportazione dei prodotti di origine bovina a seguito dei recenti focolai registrati in Italia di Dermatite Nodulare Contagiosa – Lumpy Skin Disease (LSD).

La maggiore preoccupazione in relazione al commercio estero, oltre alla commercializzazione della carne bovine, pelle, cuoio e frattaglie, è la commercializzazione dei formaggi a latte crudo che non subiscono un processo di pastorizzazione. Al momento la lunga stagionatura della maggior parte di questi prodotti ne permette la commercializzazione, ma se non si adotteranno al più presto misure per rassicurare sulla loro sicurezza ci potranno essere conseguenze sulla loro commercializzazione dei formaggi costituiti con latte raccolto e lavorato successivamente al 23 maggio 2025, data già indicato da alcuni Paesi.

Vediamo quali sono i blocchi risulta finora imposti.

Gli USA al momento starebbero prevedendo solo la sospensione delle importazioni di materiale germinale (sperma ed embrioni) di bovini (Bos taurus, Bos indicus), bufali e yak provenienti dall’Italia e raccolti prima del 22 aprile 2025.

Il Canada invece sta prevedendo maggiori restrizioni inerenti il latte ed i prodotti lattiero caseari. E’ previsto infatti che il latte ed i prodotti a base di latte di origine bovina e bufalina provenienti dall’Italia continueranno ad essere idonei all’ingresso in Canada purché accompagnati da un certificato sanitario che attesti che sono stati pastorizzati.

I formaggi costituiti da latte non pastorizzato potranno essere idonei all’ingresso in Canada solo se prodotti  con latte raccolto prima del 23 maggio 2025.

Il Regno Unito dal 27 giugno ha previsto il blocco delle esportazioni dall’Italia dei seguenti prodotti di origine bovina:  animali vivi; materiale germinale; frattaglie (eccetto il diaframma e i muscoli masseteri); latte crudo e prodotti a base di latte ottenuti da latte crudo, incluso il colostro crudo; pelli e cuoi, a meno che non siano stati trattati; tutti i sottoprodotti di origine animale (eccetto budelli, gelatina, collagene, sego, zoccoli e corna), a meno che i prodotti non siano stati sottoposti a trattamento termico a una temperatura interna minima di 65°C per almeno 30 minuti.

Sui prodotti lattiero caseari bovini viene specificato che i prodotti che hanno subito un trattamento termico inferiore alla pastorizzazione possono comunque essere importati, a condizione che siano stati sottoposti ad un processo di stagionatura o maturazione iniziato prima del 23 maggio 2025.

In merito al Giappone sono state temporaneamente sospese le importazioni dall’Italia solo di alcuni prodotti di origine bovina, quali: seme bovino; frattaglie bovine; latte e prodotti derivati destinati all’alimentazione animale non sottoposti a trattamento termico verificato. La maggiore preoccupazione in relazione al commercio estero, oltre alla commercializzazione della carne bovine, pelle, cuoio e frattaglie, è la commercializzazione dei formaggi a latte crudo che non subiscono un processo di pastorizzazione.