Dermatite Nodulare Contagiosa: Situazione difficile in Sardegna, sotto controllo il restante territorio della Penisola.
Il dato aggiornato sulla dermatite nodulare contagiosa (Lumpy Skin Disease) dello scorso 8 luglio era di 12 bovini accertati dall’Istituto zooprofilattico di Teramo, 11 dei quali collocati in Sardegna. Estinto dal 28 giugno, come abbiamo già scritto, quello scoperto a Porto Mantovano (Mantova), in Lombardia, che ha provocato l’istituzione di un’ampia zona di restrizione comprendente la provincia di Verona e anche delle porzioni delle province di Vicenza, Padova e Rovigo.
L’ultimo Dispositivo del Ministero della Sanità sul controllo della malattia è stato emesso lo scorso 10 luglio. Modificando il precedente dispositivo prot. 19593-03/07/2025-DGSA, esso ha allentato i vincoli alla movimentazione di animali da vita.
Il decreto prevede infatti che: “Previa valutazione del rischio e nei soli casi previsti dal Regolamento (UE) 2020/687, l’autorità competente può autorizzare i movimenti di bovini alle condizioni generali e specifiche di cui allo stesso Regolamento. In particolare:
− visita clinica favorevole su tutti i bovini costituenti la partita;
− test PCR negativo su tutti i bovini costituenti la partita;
− adozione di misure di mitigazione del rischio durante il trasporto.”
Inoltre, “alle stesse condizioni, è altresì possibile consentire la movimentazione in deroga di bovini da vita, esclusivamente per giustificati motivi di benessere animale.”
Ricordiamo che tutti gli aggiornamenti sulla situazione epidemiologica e sulle disposizioni per il contenimento della malattia si possono trovare nel sito della Regione Lumpy Skin Disease / Resolve.
All’interno del sito si possono inoltre trovare i macelli “designati”, cioè i macelli posti fuori dalla ZR che possono ricevere i capi degli allevamenti che si trovano all’interno dell’area di restrizione.
Ricordiamo anche che nelle zone di restrizione è necessario porre la massima attenzione anche all’impiego dei reflui zootecnici e allo smaltimento delle carcasse di bovini macellati con procedura d’urgenza. A tal fine è necessario seguire specifici PROTOCOLLI messi a punto dalla Regione e concordati con le Regioni Lombardia ed Emilia Romagna.