Divieti temporali di spandimento
In vista dell’inizio del divieto stagionale di spandimento effluenti in Zone Vulnerabili, si ripropongono le principali novità e scadenze del Terzo Programma Nitrati.
Con questa nuova programmazione è stato progettato il bollettino “Agrometeo Nitrati” attivo durante il periodo di divieto stagionale autunno-invernale, disponibile qui
Il bollettino indica le condizioni meteorologiche favorevoli o non favorevoli per la sospensione del divieto di spandimento in Zona Vulnerabile per determinate tipologie di effluenti.
In particolare, la flessibilità concessa dal bollettino interessa le ZVN, e si applica a liquami, materiali ad essi assimilati e acque reflue per i mesi di novembre e febbraio, in terreni con presenza di pascoli, prati-pascoli e prati, compresi i medicai e cover crops, cereali autunno-vernini, colture ortive, colture arboree con inerbimento permanente, su terreni con presenza di residui colturali o in caso di preparazione dei terreni per la semina primaverile anticipata.
Per queste tipologie di effluenti e terreni è obbligatorio consultare il bollettino prima di organizzare lo spandimento nei mesi di novembre e febbraio.
E’ possibili scaricare qui i divieti temporali di spandimento per le Zone Ordinarie e per le Zone Vulnerabili approvati con il Terzo Programma d’Azione.
Restano confermati i divieti di spandimento in condizioni di terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, saturi d’acqua o con frane in atto.
Si ricorda che per lo spandimento agronomico sussiste l’obbligo di sottoscrizione del documento di cessione del digestato e del documento di cessione dell’effluente in tutti i casi di cessione di questi materiali da parte dell’azienda che li produce all’azienda che effettua l’utilizzo agronomico.
Infine, si ricorda che è obbligatorio avere il documento di trasporto a bordo del mezzo, qualora la mobilitazione di effluenti digestato e acque reflue sia effettuata al di fuori della viabilità aziendale.
Nel caso poi di impianti biogas serve compilare il documento di rilascio, il cosiddetto modello C2.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!