aviaria polli

Aviaria: gli indennizzi non bastano

In Veneto sono già oltre 40 aziende interessate sia da focolai che da abbattimenti preventivi a causa dell’aviaria, che hanno comportato l’eliminazione di oltre 254 mila capi (per l’85% tacchini) in particolar modo nella Bassa Veronese (che produce il 70% della carne di tacchino e il 50% della carne di pollo), nella Bassa Padovana (l’ultimo episodio lo scorso 11 settembre quando un focolaio è stato riscontrato in un allevamento di oche e anatre: animali abbattuti immediatamente e danno stimato per l’allevatore solo per gli animali persi quasi 100 mila euro), nel Polesine, e nel Veneziano.

aviaria polli

Per i danni diretti (indennizzo degli animali e spese operative/connesse) sono stati sinora corrisposti 2.638.145,11 euro; ulteriori indennizzi per un milione e 300 mila euro, sono in arrivo.

Gli indennizzi per i capi abbattuti però non bastano a coprire i danni indiretti subiti dagli allevatori a causa del fermo obbligatorio e dei collegati divieti di movimentazione e di accasamento.

Per questo Confagricoltura Veneto ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministero della salute e al Ministero delle Politiche agricole chiedendo un’accelerazione dei procedimenti per il riconoscimento degli indennizzi indiretti agli allevatori, indennizzi a cui l’Unione Europea partecipa finanziando il 50% delle spese sostenute dall’Italia.

Confagricoltura Veneto attende ora risposta dai Ministeri per comprendere se e come la politica nazionale intenda intervenire.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *