Il Veneto ha scelto di cambiare, ora più risorse e competenze
Il risultato è inequivocabile. Il Veneto ha scelto di voltare pagina e di dare mandato al governatore Luca Zaia di trattare con il governo per avviare un percorso che conduca a una maggiore autonomia”.
Confagricoltura Veneto, per voce del presidente Lodovico Giustiniani, plaude all’esito del referendum: “Avevamo auspicato una grande partecipazione e così è stato. Un grande successo anche sotto il profilo plebiscitario – dice -, che dà pieno mandato alla Regione Veneto di instaurare una trattativa con il Governo per avere ulteriori risorse e competenze. Per quanto riguarda il mondo agricolo, contiamo che questa sia un’opportunità per arrivare a un maggiore efficientamento della macchina burocratica, che penalizza il nostro sistema economico e le imprese, rallentando e scoraggiando gli investimenti. I nostri associati sono consapevoli anche dei diversi trattamenti economici che hanno da un lato le Province autonome di Trento e Bolzano, e dell’altro il Friuli Venezia Giulia. Con questo referendum abbiamo la possibilità di avere maggiori risorse e competenze da gestire direttamente. Risorse provenienti dal gettito fiscale dei contribuenti veneti”.
Nei prossimi giorni Confagricoltura Veneto consegnerà all’assessore Giuseppe Pan, alla Giunta regionale e al presidente Luca Zaia un documento contenente le aspettative e indicazioni del mondo agricolo. Tra le proposte principali, la richiesta di destinare una quota del fondo di garanzia Ismea alle imprese agricole venete e la devoluzione di una quota del finanziamento statale di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) ad Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura), per favorire il sostegno e lo sviluppo della produzione agricola sul territorio.
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