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Regolamento Omnibus: le novità per i giovani agricoltori

Il percorso della parte agricola del regolamento Omnibus si avvia verso la sua conclusione, in seguito alla decisione degli Stati membri di stralciarla dal provvedimento complessivo per permetterne una più rapida approvazione. Nel regolamento che interviene sulla PAC ci sono delle novità importanti per i giovani agricoltori: a partire dalla loro stessa definizione, passando per gli aiuti al primo insediamento, per arrivare al pagamento supplementare. Per quanto riguarda il pagamento supplementare ai giovani, la modifica prevede che tutti i giovani agricoltori possano richiedere tale pagamento fino a 5 anni dalla data di insediamento e riceverlo per un periodo totale di 5 anni.

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L’attuale articolo 50 del regolamento sui pagamenti diretti prevede una riduzione del periodo di percezione del pagamento in funzione del numero di anni trascorsi dalla data di insediamento. Inoltre, gli Stati membri potranno aumentare il valore del pagamento supplementare portandolo dall’attuale 25% del valore del pagamento di base fino ad un massimo del 50%. Infine, vengono eliminati i limiti minimi e massimi di superficie ammissibile per la concessione del pagamento supplementare fissati, dall’attuale normativa, in 25 ettari e 90 ettari rispettivamente.

Interessanti novità sono introdotte anche con riferimento all’aiuto di primo insediamento nell’ambito dello sviluppo rurale. In dettaglio, viene definitivamente ammessa la possibilità per i giovani agricoltori di insediarsi a capo dell’azienda anche congiuntamente con altri agricoltori indipendentemente dalla forma giuridica scelta. Inoltre, il sostegno potrà essere concesso sia in forma di contributo che di strumento finanziario.
Vengono anche meglio precisati alcuni aspetti importanti la cui interpretazione ha causato una serie di complicazioni in passato. È considerato giovane agricoltore chi ha fino a quarant’anni compiuti e si insedia per la prima volta come capo azienda. Il concetto di insediamento viene svincolato da atti formali ma riportato ad azioni concrete legate allo stesso processo di insediamento. Infine, viene ribadita la necessità da parte del giovane di presentare un piano aziendale la cui durata è, però, fissata univocamente in 5 anni.

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