PAC 2018: accesso alla riserva nazionale consentito anche per le zone di montagna e svantaggiate

Il decreto ministeriale, ancora in corso di emanazione, contenete le scelte nazionali in merito al Regolamento Omnibus e una Circolare Agea (anch’essa in corso di emanazione) prevedono la riapertura, per la campagna 2018, delle fattispecie C e D della riserva nazionale. La fattispecie C si riferisce al rischio di “abbandono delle terre” e riguarda gli agricoltori che coltivano superfici situate in zone classificate montane ai sensi della regolamentazione dell’Unione europea sul FEASR e le superfici soggette a programmi di ristrutturazione e sviluppo. Per quanto concerne la fattispecie D possono presentare domanda di accesso alla riserva gli agricoltori che detengono superfici situate in zone con svantaggi specifici ai sensi della regolamentazione dell’Unione europea sul FEASR.

Per gli agricoltori che operano in zone montane o svantaggiate si tratta probabilmente dell’ultima possibilità di accedere alla riserva nazionale per aumentare il valore dei propri titoli o per ricevere nuovi titoli per coprire tutte le superfici ammissibili.

Per tutte le fattispecie della riserva nazionale (A-Giovani Agricoltori, B-Agricoltori che iniziano l’attività, C-abbandono delle terre, D-zone con svantaggi specifici, F-provvedimenti amministrativi e giudiziari) possono accedere alla riserva nazionale gli agricoltori di età compresa tra 18 anni e 65 anni.

I 18 anni devono essere già compiuti alla data di presentazione della domanda.

La superficie minima deve essere pari ad almeno 1 Ha per le fattispecie A e B; può essere inferiore ad 1 Ha per le fattispecie C e D. Per le fattispecie A e B la richiesta deve obbligatoriamente comprendere tutta la superficie dichiarata in Domanda Unica (anche se la ditta detiene già altri titoli). Per le fattispecie C e D l’accesso alla riserva nazionale è consentito una sola volta per la medesima superficie anche in caso di trasferimento della stessa a qualsiasi titolo tra agricoltori.

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