Peste suina africana: gestione dati in BDN

Il Ministero della Salute alla luce del ripetersi di focolai di Peste Suina Africana in Europa ha diramato una nota rivolta a tutti i soggetti coinvolti nella filiera per richiamare la massima attenzione al rispetto delle procedure disposte in BDN. In particolare per quanto riguarda l’aggiornamento di informazioni complete e continuativamente aggiornate sul patrimonio zootecnico dei suini.

Il Ministero della Salute raccomanda in particolare di assicurare i seguenti passaggi:

  • la verifica che tutte le aziende, anche quelle che allevano un solo suino, siano registrate in BDN;
  • la verifica della presenza e correttezza delle coordinate geografiche;
  • la corretta registrazione in BDN dell’orientamento produttivo e della modalità di allevamento.

Infatti relativamente a questi dati, il Ministero rileva carenze in BDN in quanto sono stati riscontrati:

  1. alcuni allevamenti senza indicazione dell’orientamento produttivo;
  2. circa 16.000 allevamenti senza indicazione della “modalità di allevamento”;
  3. nonostante il D.lvo 200/2010 preveda solo due possibilità di modalità di allevamento, risultano ancora circa 180 allevamenti bradi.

Inoltre si evidenzia che in BDN:

  • Il numero di allevamenti suini aperti senza capi in stalla da almeno 12 mesi è pari a 3.482 e tale criticità si riscontra in tutte le regioni, con valori più alti in Veneto (595), Lazio (549) e Sicilia (331).
  • La media nazionale di allevamenti suini per cui non è presente il censimento aggiornato è del 28,7% del totale.
  • La percentuale nazionale delle movimentazioni di suini verso il macello prive della relativa notifica di macellazione è pari al 43% sul totale di tali movimenti.

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