Formaggi veneti

Coronavirus: export formaggi italiani a rischio

L’epidemia del coronavirus non accenna a fermarsi. E, se proseguirà su questi ritmi, a lungo andare l’allarme rischia di spostarsi dal piano sanitario a quello economico. Con conseguenze molto pesanti per l’economia globale, considerato il ruolo di primo piano che la Cina riveste a livello mondiale. A lanciare l’allarme è Assolatte.

Infatti non solo la Cina rappresenta il 17% del Pil mondiale ma è anche il primo importatore di prodotti alimentari provenienti da tutto il mondo, Italia compresa. E la sua “fame” di cibo continua a crescere in modo significativo: solo nel 2019 l’import alimentare è aumentato del 12% rispetto ai 12 mesi precedenti.

Il problema adesso in Cina riguarda perlopiù la fornitura di materie prime, spiega Assolatte. La logistica cinese è paralizzata: in alcune aree del Paese la circolazione è stata limitata e diversi scali marittimi stanno rallentando le attività di carico e scarico a causa della carenza di mezzi e di personale.

Con ogni probabilità gli strascichi che questo virus si lascerà alle spalle interesseranno anche il settore lattiero-caseario, per cui la Cina ha rappresentato finora un mercato dalle grandi potenzialità. I consumatori cinesi si stanno interessando sempre di più ai nostri prodotti e negli ultimi anni l’export caseario italiano in Cina è cresciuto in modo esponenziale.

Secondo le elaborazioni di Assolatte, nel 2019 le vendite di formaggi e latte italiani in Cina hanno raggiunto i 25 milioni di euro: il doppio rispetto al 2015 e oltre 10 volte di più che nel 2010. Nel corso dell’ultimo decennio l’escalation delle vendite di formaggi italiani in Cina è stata davvero incredibile, prosegue Assolatte: tra 2010 e 2019 il tasso di crescita medio annuo è stato del 38,7%.

Dall’Italia partono per la Cina soprattutto formaggi freschi (circa il 70% dell’export totale), ma c’è ampio margine per affermare anche tutti gli altri prodotti caseari italiani visto che si tratta di un mercato con oltre 1 miliardo di consumatori, sempre più attenti alla qualità e interessati ai prodotti made in Italy, a partire dai suoi eccellenti formaggi DOP.

E proprio i grandi formaggi DOP italiani sono stati oggetto di un importante e strategico accordo commerciale, sottoscritto nel novembre 2019, da UE e Cina che li ha tutelati anche sul mercato cinese. Un grande successo per i nostri formaggi, raggiunto dopo una lunga e difficile trattativa condotta sotto la pressione degli Stati Uniti, e che ora rischia di essere vanificato dalla difficile situazione di crisi determinata dal coronavirus.

Le attuali criticità del mercato cinese, colpito dal coronavirus, si sommano alle pesanti ripercussioni causate dai dazi imposti dall’amministrazione Trump e all’avvio della Brexit, che tante incognite pone sulle vendite nel mercato britannico, mentre prosegue l’embargo in Russia, in passato altro grande e promettente mercato di sbocco dei formaggi italiani.