Lavoratori agricoli: protocollo anti-contagio

In questa situazione di emergenza sanitaria la filiera agroalimentare deve rimanere attiva per non far mancare i propri prodotti nei negozi italiani. I lavoratori del settore agricolo come quelli dell’intera filiera alimentare devono quindi operare, ma anche per loro è necessaria la massima attenzione alle regole fissate dal protocollo anti-contagio sottoscritto lo scorso 14 marzo dalle parti sociali. Si tratta di un’intesa in 13 punti in cui si sottolinea che «la prosecuzione delle attività produttive può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione». E a vigilare su ciò da ieri sono schierati gli ispettori degli Spisal.

Per semplicità riportiamo i punti principali dell’accordo.
Rarefazione delle presenze – Tra le indicazioni inserite all’interno del protocollo vengono indicate la “rarefazione delle presenze dentro i luoghi di lavoro” e il rispetto della “distanza interpersonale di un metro” come principali misure di contenimento. In campo aperto la misura è di semplice applicazione ma può essere più complicato nei luoghi chiusi in cui si effettua la lavorazione dei prodotti.
Mascherine, guanti e altre protezioni – Laddove non si rispetti la distanza interpersonale di sicurezza di un metro, viene richiesto di adottare strumenti di protezione individuale come mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, cuffie, camici, etc…), conformi alle indicazioni delle autorità sanitarie. Purtroppo sussiste un problema di reperimento nel mercato di tali dispositivi di protezione di cui sono a conoscenza anche le autorità civili e sanitarie.
Detergenti e trasporto – Vanno messi a disposizione dei lavoratori idonei mezzi detergenti per le mani (che si possono preparare autonomamente seguendo le indicazioni dell’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità) e va assicurata la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni. Inoltre, dove è presente un servizio di trasporto organizzato dall’azienda, va garantita la sicurezza dei lavoratori lungo ogni spostamento.
Procedure per i fornitori – In presenza di febbre, sintomi di influenza, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti viene fatto divieto di entrare in azienda e di partecipare alle attività lavorative.

Per i fornitori esterni dovranno essere individuate procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti aziendali. Gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi e non è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. Per tutto il personale esterno andranno individuati servizi igienici dedicati.