Agricoltura biologica: intesa sul decreto sanzioni
La Conferenza Stato Regioni ha raggiunto l’intesa sullo schema di Decreto legislativo per armonizzazione e razionalizzazione la normativa sui controlli in materia di produzione agricola e agroalimentare biologica.
Una delle novità più importanti riguarda la responsabilità dell’organismo di controllo e dei suoi ispettori. Questi sono riconosciuti nel ruolo di incaricati di pubblico servizio ai sensi dell’articolo 358 del codice penale. Ogni omissione nello svolgimento delle loro specifiche funzioni di controllo sarà perseguibile penalmente (ad esempio se l’ispettore non segnala all’autorità competente le evidenze oggettive di pratiche non ammissibili – amministrative, agronomiche, etc.). L’introduzione di questa norma responsabilizza gli OdC riducendo le probabilità che siano conniventi con alcuni produttori, come avvenuto in passato.
Lo schema di decreto ha accettato alcune delle proposte di modifica presentate da Agrinsieme. In particolare:
– è stato eliminato l’obbligo per le aziende agricole di cambiare ogni 5 anni l’organismo di controllo;
– è stato accorciato il tempo del rilascio del documento giustificativo e del certificato di conformità, da 120 giorni a 90 dalla notifica;
– le norme sulla compagine societaria degli organismi di certificazione è stata adeguata alla normativa internazionale;
– i periodi transitori proposti ai fini dell’adeguamento delle procedure di controllo degli organismi di certificazione e di conseguenza delle aziende controllate sono stati adattati per consentire un efficace allineamento alla nuova normativa (da diciotto a ventiquattro mesi).
Secondo lo schema di decreto si lascerà che più del 60% dei controlli nel settore dell’agricoltura biologica sia di natura amministrativa senza verifiche in campo e controllo del processo produttivo.
Si attende ora il parere consultivo delle due Commissioni parlamentari competenti, dove speriamo si possa ancora intervenire per migliorare il testo prima della sua approvazione definitiva.
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