Allevamenti irregolari: Attenzione al possesso dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera

I controlli di Arpav hanno fatto emergere impianti privi di autorizzazione.

Le aziende zootecniche che hanno una determinata capacità di allevamento sono soggette all’autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

Dal 2012 l’Autorizzazione di Carattere Generale alle Emissioni in Atmosfera (così detta AIETTA).
costituisce un obbligo per gli allevamenti realizzati in ambienti confinati, il cui ciclo produttivo prevede il sistematico utilizzo di una struttura coperta per la stabulazione degli animali e il cui numero di capi potenzialmente presenti è compreso negli intervalli indicati nella tabella sotto riportata.
Inizialmente l’Autorizzazione aveva una validità di 10 anni, poi aumentata a 15. Pertanto tutte le aziende che ne hanno fatto richiesta nel 2012 dovranno presentare richiesta di rinnovo entro il 2027.
Le aziende di suini e avicoli che potenzialmente superano il numero massimo riportato nella tabella che segue sono soggette all’obbligo di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) o di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

Gli allevamenti di bovini, ovicaprini, cunicoli ed equini il cui numero di capi potenzialmente presenti supera l’intervallo indicato, sono soggette all’Autorizzazione di Carattere Generale (AIETTA) a condizione che il gestore presenti la stima delle principali emissioni (protossido di azoto, metano e ammoniaca) attraverso gli applicativi messi a disposizione dalla Regione.

E’ importante che ciascun allevamento verifichi la presenza dell’autorizzazione e se essa è conforme al numero di capi allevati. Inoltre è importante il rispetto delle prescrizioni previste dalla stessa. Ritorniamo sull’argomento in quanto i controlli di Arpav hanno fatto emergere situazioni irregolari, per lo più imputabili ad ampliamenti e modifiche degli impianti che hanno modificato gli obblighi, a cui non è seguito l’adeguamento autorizzativo.

Tabella allevamenti soggetti ad Autorizzazione