Anna Trettenero Presidente di Confagricoltura Vicenza
COMUNICATO STAMPA
Anna Trettenero Presidente di Confagricoltura Vicenza
Vicenza, 3 dicembre 2020 – Cambio al vertice di Confagricoltura Vicenza. Anna Trettenero è il nuovo presidente eletto ieri sera all’unanimità dal Consiglio provinciale al posto di Enrico Pizzolo, che ha concluso il suo mandato. Resterà in carica nel prossimo quadriennio. Riconfermati nel ruolo di vicepresidenti Andrea Cavazza, titolare di una delle aziende vitivinicole più importanti in provincia, a Montebello Vicentino, e di Gianni Biasiolo, presidente dell’Essiccatoio cooperativo berico di Barbarano Vicentino e titolare di un’azienda di bovini da carne e produzione di energia elettrica a Villaga.
Laurea in scienze agrarie, 53 anni, borsa di studio in California durante il percorso accademico, Anna Trettenero, che vive a Vicenza, vanta già incarichi importanti nel settore agricolo ed economico: è stata infatti vicepresidente nazionale dei Giovani di Confagricoltura, presidente di Confagricoltura Venezia e consigliere della Cassa di Risparmio di Venezia. È socio fondatore e amministratore di tre società: HiWeiss con circa 100 ettari di terreni coltivati in agricoltura conservativa a seminativi a Vicenza, Schiavon e Camponogara; HiWeiss-GmbH, con sede a Bolzano, start-up innovativa per la produzione di isolati proteici da fonte vegetale; e Alfalfa Energia, con sede nel Pavese, società di digestione anaerobica di biomasse vegetali per la produzione di energia elettrica e calore, con tecnologie proprie.
“Ho accettato questa nomina con grande spirito di servizio e intendo svolgere il mio ruolo in ambito sindacale in un’ottica di massima collaborazione e lavoro di squadra – sottolinea Anna Trettenero -, perché Confagricoltura siamo tutti, dal primo socio iscritto fino al più recente. Penso sia necessario un lavoro di équipe soprattutto ora, in un momento di grande difficoltà per le nostre aziende, se pensiamo che tutti i settori dell’agricoltura vicentina sono in affanno: dalle vacche da latte agli allevamenti di carne bovina e suina, dagli agriturismi ai cereali. Ma questo è un momento di sfide importanti anche sul fronte europeo. Penso al Green deal, il piano sull’economia sostenibile della Commissione Europea, e al Farm to fork sulla riduzione dei fertilizzanti, in cui non possiamo non avere un ruolo attivo nella determinazione degli indirizzi. L’orientamento all’attenzione per l’ambiente, infatti, va declinato in modo che sia realistico ed economicamente possibile per gli agricoltori”.
Anna Trettenero è convinta che gli agricoltori debbano sempre di più guardare al contesto europeo e mondiale per stare sul mercato. Lei stessa, dopo gli studi negli Stati Uniti e un periodo in Sudamerica, ha sposato tecniche agronomiche a ridotto impatto ambientale grazie anche al sostegno del fondo europeo Feasr e al Programma di sviluppo rurale (Psr). “Nelle mie aziende ho introdotto l’agricoltura conservativa, cioè semina diretta, rotazione colturale e coltura di superficie, tecniche che consentono di sequestrare il carbonio, elemento negativo nell’aria, attraverso la fotosintesi e di trattenerlo nel terreno, dove diventa una risorsa organica. La mia evoluzione ha portato beneficio alle mie aziende ma anche all’ambiente, che ha potuto beneficiare della riduzione delle emissioni. L’agricoltura deve evolversi e cambiare, grazie al giusto supporto tecnico, in modo che ciò che si produce possa essere sempre più valorizzato. Non produciamo solo cibo, ma anche servizi ecosistemici, come la riduzione del carbonio con l’agricoltura conservativa o il buon mantenimento del territorio come avviene con l’alpeggio in montagna. Gli agricoltori e i cittadini non devono essere in conflitto ma dialogare, perché i servizi dell’agricoltore possono andare a beneficio di tutta la comunità”.