Barbabietole da zucchero, obiettivo 8.000 ettari in Veneto: “Dobbiamo credere in una coltura strategica per il territorio e per lo zuccherificio di Pontelongo”
Barbabietole da zucchero, obiettivo 8.000 ettari in Veneto
“Dobbiamo credere in una coltura strategica per il territorio e per lo zuccherificio di Pontelongo”
Dopo un 2024 difficile per le barbabietole da zucchero, segnato da semine tardive in primavera a causa delle piogge e a temperature torride in estate, gli agricoltori veneti guardano con fiducia alla nuova stagione scommettendo di nuovo sulla coltura.
L’obiettivo è di raggiungere almeno 8.000 ettari di investimenti, com’era stato all’inizio dello scorso anno, che era stato segnato da un netto aumento di superfici, concentrati principalmente a Rovigo, Padova e Venezia. Di prospettive e sfide della nuova campagna si è parlato in un incontro promosso dalla sezione di prodotto bieticola di Confagricoltura Veneto.
“Negli ultimi anni abbiamo cercato di aumentare gli ettari in regione, per arrivare ad una buona produzione – ha premesso Carlo Pasti, presidente della sezione di Confagricoltura Veneto -. Purtroppo la scorsa annata è stata pessima e quindi siamo partiti un po’ a rilento, ma contiamo che gli agricoltori continuino a credere ad una coltura storica e strategica per il nostro territorio, nonché importante per le rotazioni e l’organizzazione aziendale. La bieticoltura rappresenta, quindi, una buona opportunità di investimento ed è importante anche per lo zuccherificio di Pontelongo, che deve lavorare soprattutto con bietole venete, anche per una sostenibilità ambientale ed economica”.
Giovanni Tamburini, presidente nazionale della sezione bieticola di Confagricoltura e vicepresidente di Coprob, Cooperativa produttori bieticoli proprietaria dei due zuccherifici italiani rimasti, Pontelongo nel Padovano e Minerbio nel Bolognese, ha confermato la necessità di incrementare gli ettari di coltivazione per arrivare ad una produzione idonea a far lavorare i due stabilimenti. “In questi anni abbiamo lavorato sul marchio 100% italiano e l’impegno ci sta premiando – ha detto -. Nonostante nel 2024 il prezzo dello zucchero, dopo due anni di crescita, abbia ceduto, siamo riusciti a stipulare ottimi contratti con industrie che stanno puntando sul made in Italy per valorizzare i propri prodotti. Crediamo, perciò, che se i bieticoltori limitrofi agli zuccherifici si impegnano potranno avere soddisfazione sul fronte dei prezzi, senza contare che chi si associa alla cooperativa potrà portare a casa qualcosa in più. Per quanto riguarda Pontelongo, cercheremo di farlo lavorare a tempo pieno soprattutto con bietole venete e, in parte, dell’Alto Ferrarese, in modo da contenere i costi legati ai trasporti”.
Giovanni Campagna, referente dell’area Sperimentazione di Coprob, ha sottolineato che si stanno testando nuove varietà molto interessanti. L’auspicio di Confagricoltura è che aumenti lo sforzo sul fronte della ricerca, con maggiori finanziamenti che consentano di ottenere bietole più resistenti ai cambiamenti climatici e agli attacchi fungini, oltre che nuovi principi attivi per la difesa fitosanitaria.
Accordo Bieticolo Saccarifero conferenti – Le Associazioni Bieticole e la cooperativa Co.Pro.B. hanno siglato l’accordo per la campagna 2025/26 contente le condizioni economiche per bieticoltori conferenti (non soci della cooperativa Co.Pro.B.). Esso prevede un prezzo di 32 €/t, a cui si aggiungono 4 o 5 €/t per la rinuncia polpe. Al prezzo si devono sommare 714 €/Ha di aiuto accoppiato e 100 €/Ha di premio corrisposto da Co.Pro.B. per le aziende che aderiscono alla lotta integrata (SQNPI). Per i bieticoltori soci di Co.Pro.B. sono previsti 2 €/t in più sul prezzo delle bietole.
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