Carbon farming: soddisfatti per l’emendamento al PNRR che valorizza il ruolo di agricoltori e forestali
Abbiamo accolto con soddisfazione l’emendamento, approvato in Commissione Bilancio al decreto-legge PNRR per la valorizzazione delle pratiche di gestione agricole e forestali sostenibili. Un emendamento, sostenuto del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, che rafforza il ruolo del sistema primario nell’assorbimento del carbonio atmosferico.
Agricoltura e foreste, infatti, sono le uniche attività produttive in grado di sottrarre anidride carbonica dall’atmosfera, incorporandola stabilmente nei suoli e nei vegetali, andando così a compensare le emissioni di CO2 residue anche di altri settori produttivi. Per questi motivi gli agricoltori, i silvicoltori e i gestori del territorio hanno elevate attese sullo sviluppo di un nuovo modello economico legato all’assorbimento di carbonio nei suoli.
Anche in relazione all’iter legislativo europeo sui cicli sostenibili del carbonio che vedrà nei prossimi due anni definire il percorso attuativo per gli Stati Membri, è importante dotare l’Italia di regole condivise. In questo modo sarà possibile supportare le imprese del settore nella valorizzazione dei servizi ecosistemici, funzionali all’assorbimento di carbonio, alla gestione razionale dell’acqua e alla tutela delle biodiversità.
Per Confagricoltura è estremamente importante anche quanto previsto nell’emendamento sulle modalità di certificazione dei crediti di carbonio generati dalle attività di imboschimento, rimboschimento e gestione agricolo-forestale sostenibile. Effetti positivi si avranno anche sul Registro nel quale verranno inseriti i crediti certificati che verrà attivato su richiesta dei soggetti proprietari e dei gestori di superfici agroforestali.
È importante che, nell’attuazione del provvedimento, vengano valorizzati sia i percorsi di mantenimento dei depositi di carbonio, sia il loro incremento, come pure l’ulteriore impegno nella riduzione delle emissioni. Aspetti, questi, fondamentali per perseguire l’obiettivo di neutralità climatica al 2050 indicato dalla UE attraverso la mitigazione delle emissioni prodotte e l’assorbimento di quelle residue.