Cimice asiatica: piano di contrasto del Veneto. A giugno il rilascio della vespa samurai
La Regione Veneto finanzia un piano triennale di contrasto alla cimice asiatica e ad altri insetti ‘esotici’ nocivi all’agricoltura. L’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan, dopo aver ottenuto il via libera della Giunta regionale, ha presentato ai rappresentanti del mondo agricolo, dei servizi di difesa fitosanitaria e dell’Università di Padova, contenuti e fasi applicative del piano.
Il Piano, che può contare su una disponibilità finanziaria fino a 4,5 milioni di euro di finanziamento nel triennio, prevede 5 azioni (che valgono complessivamente per ora circa 3 milioni di euro):
- ricerca e sperimentazione con l’Università di Padova (Dafne, il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali e Ambiente) per individuare nuove tecniche più idonee di lotta alla cimice e altri insetti dannosi;
- lotta biologica per il contrasto alla cimice, tramite prove di rilascio di insetti antagonisti, da svolgersi in collaborazione con l’Università di Padova;
- network prevenzione fitosanitaria: è l’azione più complessa e articolata del Piano per uniformare il comportamento degli operatori agricoli nel territorio regionale soprattutto per quanto riguarda la difesa fitosanitaria. L’obiettivo è costituire una rete regionale permanente tra centri di formazione, tecnici e produttori;
- formazione e aggiornamento dei consulenti tecnici delle aziende agricole (Veneto Agricoltura è l’ente incaricato);
- studio per costituire un Fondo mutualistico per la frutticoltura, da realizzarsi in collaborazione con l’università di Padova (Contagraf, il Centro Interuniversitario di Contabilità e Gestione Agraria, Forestale ed Ambientale).
Il piano, oltre alla duplice convenzione con l’Università di Padova e alla formazione di un gruppo tecnico di lavoro, prevede la costituzione di un Tavolo regionale di monitoraggio per la verifica dei risultati.
“Con questo piano – spiega Pan – la Regione dà continuità e sistematicità agli interventi già messi in campo a partire dal 2017, ai primi riscontri dei danni causati dalla cimice asiatica: avvistata in Veneto nel 2016 e rapidamente diffusasi in tutto il territorio regionale.
A giugno si partirà in Veneto con i primi dei cento rilasci annuali programmati di ‘micro-vespe samurai’, piccolissimi imenotteri (max 2 millimetri di grandezza) che parassitizzano le uova della cimice, e con le sperimentazioni di altre specie di insetti autoctoni o ‘esotici’ che si stanno dimostrando efficaci nel controllo biologico. Il piano regionale prevede 106 siti di rilascio, in corridoi biologici o aree limitrofe ai frutteti, che andranno a coprire 380 mila ettari di frutteti.
L’assessore Pan ha anche annunciato che si sta studiando un fondo regionale di mutualità, supportato dalla Regione, da realizzarsi in collaborazione con i consorzi di difesa delle colture. Se questo strumento otterrà l’adesione di almeno qualche centinaio di produttori, potrebbe raggiungere i parametri di sostenibilità e fornire un ‘ombrello’ finanziario che assicuri una riduzione del livello del rischio per le aziende agricole.