Classificazione dei vasi da fiore e piante: Il Ministero dell’Ambiente fornisce delle prime indicazioni per il futuro
Si è svolta presso il Ministero dell’Ambiente la seconda riunione sulla classificazione dei vasi da fiore e piante, in vista della scadenza del 30 giugno della sospensiva prevista dalla circolare Conai e dell’entrata in vigore, nell’agosto 2026, del nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi (Reg. UE 2025/40).
Nel corso dell’incontro, il MASE ha presentato un documento redatto dai Consorzi Polieco e Conai, ricevuto dai partecipanti solo durante la riunione. L’obiettivo del Ministero è la definizione di una circolare interpretativa ufficiale, che dovrebbe chiarire tempi e modalità di applicazione delle nuove regole, sospendendo quelle della precedente circolare Conai.
Il documento fornisce indicazioni generali, ma necessita di approfondimenti. Tra i punti chiariti, è stato ritenuto positivo il riconoscimento che il trasferimento di vasi tra aziende florovivaistiche non comporta la loro classificazione come imballaggi. Tuttavia, restano ambiguità: il regolamento UE considera “non imballaggi” i vasi usati in ambiti B2B più ampi, non solo tra florovivaisti. Inoltre, i vasi così classificati sarebbero comunque assoggettati al contributo Polieco in quanto considerati beni.
Sul fronte dei vasi classificati come imballaggi, il testo chiarisce che lo diventano nel passaggio al consumatore finale, anche tramite la GDO, generando obblighi di etichettatura per il florovivaista, e non per il produttore del vaso. Esclusi dalla classificazione come imballaggi sarebbero invece i vasi con funzione ornamentale e destinati a restare con la pianta, ma con incertezze sui criteri estetici e temporali da applicare.
Confagricoltura, unica voce critica, ha ribadito che i vasi sono mezzi di produzione e non imballaggi, sottolineando le numerose criticità emerse e l’urgenza di un chiarimento a livello europeo per arrivare a un’interpretazione condivisa e coerente.