Confagricoltura chiede la proroga per la dematerializzazione dei registri vitivinicoli
È stato definito dal ministero per le Politiche agricole “un passo importante verso la semplificazione e la razionalizzazione”, ma per i viticoltori il nuovo registro dematerializzato vitivinicolo rappresenta una grande preoccupazione in vista della prossima vendemmia. Il passaggio dai vecchi registri cartacei alle nuove procedure on line, che coinvolgerà circa 3.100 aziende vitivinicole in Veneto, non è infatti così semplice, come dimostra il fatto che, a due settimane dal termine del 30 giugno che prevede l’attivazione del registro ufficiale, solo il 35 per cento delle aziende lo ha attuato. E per chi non adempirà all’obbligo sono previste sanzioni che vanno dai 500 ai 15.000 euro.
Confagricoltura chiede perciò di ampliare il periodo di accompagnamento delle aziende verso il nuovo sistema fino al 10 dicembre, sospendendo l’applicazione delle sanzioni previste. “La nostra organizzazione ha accolto con favore la strada intrapresa dal ministero verso la semplificazione degli adempimenti – spiega Christian Marchesini, presidente dei viticoltori di Confagricoltura Veneto -, che ci porterà a ridurre le ore dell’aggravio burocratico che fino ad oggi gravava sulle aziende nel compilare la documentazione. Rileviamo tuttavia alcune difficoltà nel passaggio al nuovo sistema, che non è ancora completamente a regime e presenta software e compilazioni articolate che potrebbero portare a compiere errori. Un timore amplificato dalla concomitanza con la vendemmia, ormai vicina, che comporterà un sovraccarico di lavoro tra la campagna e la cantina, lasciando poco tempo al disbrigo delle pratiche burocratiche. Perciò chiediamo di far arrivare il periodo di accompagnamento al 10 dicembre, termine ultimo della dichiarazione della produzione vitivinicola, in modo da avere più tempo per prendere confidenza con i nuovi software e le procedure”.
Con la dematerializzazione dei registri vitivinicoli le aziende sono tenute ad annotare tutte le operazioni di cantina per via telematica, attraverso il portale Sian (Sistema informativo agricolo nazionale).
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