Confagricoltura Veneto incontra il governatore Zaia
“Al nuovo governo non faremo sconti, neppure se fosse amico. Anzi, in questo caso chiederemo risposte più celeri alle istanze del Veneto, a partire dall’autonomia. Siamo pronti per presentare il progetto finale e lo faremo nel giro di un mese”.
Luca Zaia, governatore del Veneto, ha parlato a ruota libera nell’incontro promosso da Confagricoltura Veneto al Relais Villabella di San Bonifacio, in provincia di Verona, davanti a una platea composta dalle maggiori aziende agricole del territorio. Un incontro voluto per affrontare una serie di questioni cruciali per l’agricoltura in un momento politicamente ed economicamente incerto, con le aziende agricole in grande sofferenza, schiacciate tra i Paesi dell’Est che uccidono il mercato con prezzi bassissimi e quelli dell’Europa del Nord che sono più strutturati. “Abbiamo la necessità di avere una burocrazia più snella, una Pac che sostenga gli investimenti per le nuove tecnologie indispensabili per sopravvivere sul mercato globale – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Verona Paolo Ferrarese – e di una salvaguardia delle produzioni tipiche e anche meno forti, come la frutta e il tabacco”.
Incalzato da Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto, e da Luigi Bassani, direttore di Confagricoltura Veneto, Zaia si è espresso su referendum, voucher, burocrazia, produzioni tipiche, mercato globale, concorrenza dei Paesi emergenti.
REFERENDUM. Zaia ha annunciato la volontà di accelerare sulla strada dell’autonomia. “Presenteremo il progetto finale sull’autonomia, con le competenze da negoziare sulle 23 materie, nel giro di un mese. Il governo di prima non ci credeva. Nel programma del nuovo esecutivo si parla espressamente dell’autonomia. Entrambi i partiti che lo sostengono, Lega e 5 stelle, si sono espressi a favore. Se davvero il governo è amico, dovrà dare risposte più celeri alle istanze del Veneto”.
VOUCHER. A proposito dell’intenzione del nuovo governo di reintrodurre i voucher, il governatore si è espresso a favore: “Ho fatto parte del governo che li varò e sono convinto che i voucher abbiano dato una risposta ai microlavori in agricoltura. In questo Paese, dove i grandi evasori la passano liscia, non si può andare a rompere le scatole ai pensionati. Chi li usa in maniera distorta va punito. I flussi di chi si comporta male sono verificabili, e non si tratta certo delle piccole aziende agricole”.
FUTURO E SOSTENIBILITÁ. Il direttore Bassani ha interrogato il governatore sugli scenari dell’agricoltura veneta tra 10 anni. Secondo Zaia “il Veneto sarà sempre più smart e tecnologico, ma per entrare appieno nel futuro l’agricoltura dovrà porrà una maggiore attenzione al consumatore, che nei decenni passati è mancata. Il consumatore chiederà sempre più attenzioni all’agricoltura, dalle certificazioni al processo di produzione, dalle regole sulla sicurezza del lavoro alle emissioni in atmosfera. Le aziende agricole venete dovranno adeguarsi o altri occuperanno i nostri spazi sul mercato. Ma attenzione: nella ricerca della sostenibilità e salubrità, dobbiamo tenere la barra dritta rispetto alla produzione identitaria, proseguendo sulla strada della tracciabilità e dell’etichettatura e investendo nell’educazione del consumatore”.
TURISMO E AGRICOLTURA. Alcune aziende agricole hanno lamentato vincoli legati all’uso di dimore storiche per l’attività turistica e agrituristica. Zaia ha annunciato l’approvazione di una delibera sull’attività turistica nelle ville venete e l’arrivo di pacchetti legge per il turismo emozionale: “Siamo la prima Regione turistica in Italia, con 70 milioni di presenze turistiche, pari a un fatturato di 17 miliardi di euro. Puntiamo quindi a sostenere tutto il nuovo mondo del turismo, che va dal glamping (camping di lusso) alle case sull’albero. Per quanto riguarda le 4.400 ville venete ci sono stati molti problemi, in passato, legati ai vincoli architettonici sugli edifici. Con la nuova norma approvata l’altro ieri ci saranno deroghe che ne faciliteranno l’utilizzo a uso turistico, in modo da agevolare anche le nuove startup di giovani che recuperano casolari e dimore storiche”.
SICCITÁ. Secondo il governatore “dobbiamo prendere atto che il clima sta cambiando e andare verso una riduzione degli sprechi: da un lato migliorare la nostra rete idrica, che è un colabrodo; dall’altro diffondere il sistema di irrigazione a goccia. Chiederemo al governo un investimento in quella direzione, mentre l’Europa non ha dato disponibilità finanziaria. L’ideale sarebbe di aumentare del 40-50% l’invaso dei bacini alpini e prealpini”.
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