Copa-Cogeca: Insostenibile l’attuale afflusso di prodotti agricoli dall’Ucraina. La posizione del sindacato UE sull’accordo di Associazione
Nelle ultime settimane, Confagricoltura ha contribuito alla formulazione del documento di posizione in merito alla revisione dell’Accordo di Associazione tra UE e Ucraina, che entrerà in vigore il prossimo luglio 2025 al termine della scadenza delle recenti misure tariffarie introdotte. In vista dell’allargamento dell’UE, Confagricoltura e il Copa-Cogeca hanno evidenziato alle istituzioni europee come le liberalizzazioni commerciali introdotte temporaneamente nel 2022 e prorogate nel 2023-2024 abbiano avuto un impatto negativo sui produttori agricoli europei, con particolari problemi nei settori di cereali, semi oleosi, pollame e zucchero. In tal senso, è stato elaborato un documento di posizione per esprimere le istanze delle imprese agricole europee in vista della futura revisione dell’Accordo di associazione tra Unione europea e Ucraina, che regolerà i prossimi rapporti commerciali tra le parti prima dell’ingresso di quest’ultima nel mercato unico.
Di seguito una breve sintesi del documento:
Interessi offensivi (settori su cui si vuole espandere l’export): Prodotti lattiero-caseari (latte, siero, burro, formaggi, concentrati proteici); ortofrutta (pomodori freschi, cipolle, peperoni, angurie, pesche, ecc.); bevande alcoliche, olio d’oliva, vino, prodotti di patate congelati, carne ovina, pollame e derivati Interessi difensivi: zucchero, carne di pollame, uova e derivati; grano, orzo, avena, mais, semi di girasole e derivati, miele, lamponi, funghi; pomodori per trasformazione, patate, amidi, latticini, mele, pere, aglio, noci.
Il Copa-Cogeca riconosce la necessità di sostenere gli agricoltori ucraini, ma considera insostenibile l’attuale afflusso di prodotti agricoli ucraini in Europa. Pertanto, propone: un ritorno all’accordo del 2014 con una revisione che rispetti i limiti delle esportazioni con contingenti tariffari il più vicino ; un monitoraggio settimanale delle importazioni e l’impegno dell’Ucraina a rispettare le norme UE per produzione e trasporto; il condizionamento di qualsiasi ulteriore liberalizzazione al rispetto delle normative europee (l’Ucraina deve dimostrare l’implementazione di tali standard attraverso controlli regolari e rapporti annuali). Come da posizione sostenuta da Confagricoltura, il Copa-Cogeca è aperta al dialogo sull’adesione dell’Ucraina all’UE, ma questa deve essere gestita in modo da minimizzare l’impatto sugli agricoltori dell’UE, con un adeguato periodo di transizione per consentire l’adattamento del mercato e della produzione