Covid-19 – Sostegni alle filiere del grano duro, del mais, della soia. Interventi anche per settori in crisi come carni ovine e latte di bufala
Nei
giorni scorsi è stata raggiunta l’intesa con le regioni sul
decreto fondo grano duro fino al 2022 per 40 milioni di euro, sul
decreto fondo Cun e sul decreto competitività delle filiere, che
utilizza i fondi inseriti nella Legge di bilancio 2020. Per
quest’ultimo provvedimento ci sono 29,5 milioni di euro
complessivi per i prossimi due anni che saranno ripartiti su
alcuni interventi strategici e anche emergenziali. Si punterà
sulle filiere che maggiormente si adattano alla possibilità di
sottoscrizione di contratti di filiera, in modo da moltiplicare
l’effetto dello stanziamento pubblico attraverso la
stabilizzazione dei rapporti tra agricoltori e trasformatori. A
questa categoria appartengono gli interventi proposti su mais,
legumi e soia, che si aggiungono così al grano. Per queste
colture puntiamo a migliorare anche la nostra capacità di
autoapprovvigionamento, così da garantire scorte che consentano
di affrontare situazioni di crisi.
Ci
sono anche due proposte su filiere strategiche particolarmente
colpite dalla diffusione del COVID-19. Si tratta di un’azione per
il sostegno al reddito dei pastori, con un aiuto per le carni
ovine IGP e da agnelli nati, allevati e macellati in Italia per un
totale di 7,5 milioni di euro e di un intervento da 2 milioni di
euro per il latte di bufala, a forte rischio spreco in conseguenza
alla chiusura di tutti gli esercizi della ristorazione e in
particolare delle pizzerie.
GLI INTERVENTI SULLE FILIERE GRANO – Approvato il decreto che stanzia 40 milioni di euro complessivi fino al 2022 per garantire un aiuto fino a 100 euro a ettaro per gli agricoltori produttori di grano duro in contratti di filiera pluriennali. Lo scopo della norma è quello di migliorare l’approvvigionamento di grano di qualità italiano per la filiera della pasta e stabilizzare i rapporti tra agricoltori e trasformatori. MAIS, LEGUMI E SOIA – Il decreto competitività delle filiere estende il modello contratti di filiera del grano anche a mais, legumi e soia con un contributo anche in questo caso pari a 100 euro per ettaro coltivato nell’ambito di contratti di filiera. Lo stanziamento previsto ammonta a 11 milioni di euro complessivi per il mais e 9 milioni di euro per legumi e soia. CARNI OVINE – Per intervenire sulla crisi delle vendite delle carni ovine, il decreto competitività prevede che alle imprese agricole di allevamento di ovini sia concesso un aiuto fino a 9 euro per ogni capo macellato e certificato IGP e un aiuto fino a 6 euro per ogni capo non IGP nato, allevato e macellato in Italia nel periodo dal 1° marzo al 30 aprile dell’anno precedente a quello della domanda, quindi per il 2019 nell’annualità 2020 e per il 2020 nell’annualità 2021. Si tratta di un intervento urgente che vale complessivamente 7,5 milioni di euro. LATTE DI BUFALA – Anche la filiera del latte di bufala è sotto pressione per le conseguenze della pandemia Covid-19, in particolare per la chiusura di ristoranti e pizzerie, che assorbono una quota rilevante di prodotto trasformato. Il decreto prevede un primo intervento da 2 milioni di euro che accompagna la fase di trasformazione nel congelamento del latte e nel successivo utilizzo per la produzione di mozzarella di bufala campana DOP, con un’etichettatura speciale. CUN – Il decreto per il funzionamento delle Commissioni uniche nazionali prevede l’utilizzo dei 200mila euro del fondo istituito a tale scopo dalla legge di bilancio 2020. Il decreto favorisce la formazione trasparente del prezzo indicativo dei prodotti che abbiano attiva la CUN, in particolare nel settore suinicolo, cunicolo e avicolo. |