Dal Sole 24 Ore di giovedì 16 luglio 2020

Riportiamo quanto scritto nel Sole 24 Ore di giovedì 16 luglio 2020

Il post Covid ha rimesso al centro la burocrazia, adempimenti, obblighi e costi che le imprese non possono più sostenere.

Confagricoltura ai recenti stati generali ha presentato queste richieste:

1. Semplificare le disposizioni legislative in agricoltura per superare la frammentazione delle norme in materia.

2. Interventi quadro a livello nazionale al fine di promuovere l’omogeneità a livello regionale, delle procedure e degli strumenti attuativi delle misure in materia di aiuti UE; nonché delle normative di carattere urbanistico.

3. Predisposizione di testi legislativi organici volto alla riduzione della stratificazione normativa.

4. Attuazione concreta delle misure di semplificazione, già individuate da interventi legislativi ad hoc emanati nell’ultimo decennio, sia da parte dell’amministrazione nazionale che da parte di quella regionale (es. controlli sulle imprese).

5. Concreta esecuzione ed attuazione dei principi di semplificazione già codificati da leggi nazionali (eliminazione degli adempimenti inutili e ridondanti,) con analisi d’impatto dei nuovi adempimenti sostitutivi di quelli precedenti.

Le priorità:

• ridurre l’onere documentale esentando l’agricoltore dalla produzione di documenti già nella disponibilità della PA;

• semplificare il riferimento ai diversi status di imprenditore agricolo, parificando ad ogni fine la figura professionale di I.A.P. (Imprenditore Agricolo Professionale) a quella di C.D. (Coltivatore Diretto);

• ridurre la complessa stratificazione e sovrapposizione normativa che può riassumersi in “Regione che vai, diritto che trovi”:

• garantire l’omogeneità regolamentare tra Regioni in materia di PSR, snellendolo;

• riconoscere che la qualifica IAP rilasciata da una Regione vale su tutto il territorio nazionale.