Danni da gelo, la Regione dichiari lo stato di calamità

Confagricoltura Veneto ha scritto a Giuseppe Pan, assessore regionale all’agricoltura, chiedendo lo stato di calamità per danni da gelo alle colture.

Come sottolinea nella lettera Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto, le gelate notturne della scorsa settimana hanno causato vasti danni in tutto il territorio veneto. Dalle prime stime risulta, infatti, che, a macchia di leopardo, fino al 70% dei raccolti orticoli, frutticoli e vinicoli rischia di essere compromesso.

«Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni dai nostri associati – scrive Giustiniani -, che ci hanno riferito di gravi danni per il mais, con le foglie colpite dal gelo, mentre la brina ha colpito anche gli ortaggi in pieno campo non protetti da serre, dall’insalata ai fagiolini, e anche i tuberi come le patate. Sulle piante di Actinidia erano spuntati i germogli e il gelo li ha seccati; albicocchi, pruni e peschi avevano già formato i frutticini, che in gran parte non giungeranno a maturazione. Oltre alla maturazione perduta, temiamo possano esserci danni di natura qualitativa su quanto si riuscirà a ottenere. Per questi motivi – conclude Giustiniani nella lettera a Pan -, sottoponiamo alla sua attenzione la necessità di attivare la giunta regionale affinché dichiari urgentemente lo stato di calamità».

A pagare un conto salato, in particolare, sarà la viticoltura della zona di Valdobbiadene, in provincia di Treviso, con danni del 70% nei vigneti e prevedibili cali di produzione di Glera, ma anche quella in provincia di Vicenza, con la perdita 70% del raccolto di Merlot, Cabernet, Pinot, Prosecco e Chardonnay, quella veronese del Soave e quella padovana sui Colli Euganei con un calo di produzione di Glera, Moscato giallo e Raboso. In tutto il Veneto gravissimi danni anche ai kiwi, alle albicocche, alle orticole e al mais.

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