Dazi sui fertilizzanti importati dalla Russia e della Bielorussia. Confagricoltura preoccupata per la decisione del Consiglio UE
Confagricoltura esprime preoccupazione per la decisione del Consiglio europeo di introdurre dazi su prodotti agricoli e fertilizzanti provenienti da Russia e Bielorussia.
Dal momento che la misura dovrebbe riguardare anche i fertilizzanti a base di azoto importati dalla Russia – oltre il 25% del totale degli approvvigionamenti dell’Unione (dati 2023) – è necessario garantire agli agricoltori forniture a prezzi equi. In mancanza di alternative equivalenti, il rischio è che si ripeta la crisi verificatasi nel 2022, ulteriormente aggravata dall’attuale rincaro dei costi dell’energia.
I fertilizzanti sono uno strumento fondamentale per preservare la competitività del comparto agricolo in Europa. Serve un intervento governativo che garantisca la stabilità dei prezzi e scongiuri nuove crisi. Si auspica l’introduzione di un Temporary Framework: misura che, in occasione dell’attacco russo all’Ucraina, ha aiutato a mantenere il mercato in equilibrio.
Inoltre, abbiamo chiesto una revisione della Direttiva nitrati, per adeguarla alle nuove esigenze del settore, sempre a tutela del reddito degli agricoltori.
La posizione del Consiglio mira a ridurre i flussi in entrata e a promuovere la produzione interna. Tuttavia il taglio delle forniture non può gravare sugli agricoltori, soprattutto in assenza di adeguate alternative per mantenere inalterati i livelli di produzione attuali.