Deflusso Ecologico: il Consorzio Piave crea un sito internet per il monitoraggio della sperimentazione
La normativa europea 2000/60/CE, Direttiva Quadro Acque, ha introdotto importanti obiettivi sotto il profilo della conservazione degli ecosistemi acquatici e dell’utilizzo idrico sostenibile.
Una delle misure fondamentali è l’applicazione del Deflusso Ecologico (DE) in ogni corso d’acqua naturale: il volume d’acqua necessario a garantire la prosperità dell’ambiente acquatico e a fornire i servizi collegati all’utilizzo delle acque.
L’introduzione del DE nel bacino del fiume Piave potrà ridurre la disponibilità di prelievo delle acque dal fiume e mettere a rischio un delicato equilibrio tra risorsa disponibile, usi irrigui, industriali e rispetto dell’ambiente.
Se la modifica fosse introdotta con immediatezza, numerosi sarebbero gli impatti sulla vita del territorio interessato: minor disponibilità d’acqua, decadimento del paesaggio, peggior qualità della vita.
Il Consorzio Piave ha quindi fin dal novembre 2017, e per un periodo complessivo che arriva al 2021, proposto un percorso di sperimentazione, identificando una serie di interventi diretti a ridurre i prelievi e garantire il fabbisogno idrico.
Il primo passo è raccogliere dati concreti e scientifici, simulando gli impatti territoriali attraverso una fase di sperimentazione dell’applicazione del DE nel sistema Piave-Sile. Tra le iniziative si evidenzia la necessità di investimenti per la riqualificazione degli impianti di irrigazione, oltre che modifiche normative, per consentire il recupero delle cave dismesse quali bacini di invaso.
Regione Veneto, Provincia di Treviso e 60 Comuni hanno già aderito alle proposte del Consorzio, oltre a enti e istituzioni territoriali, tra cui l’ente Parco Sile.
Da oggi il percorso di informazione e condivisione territoriale si amplia, coinvolgendo non solo enti e istituzioni ma cittadini e imprese. Attraverso ConsorzioPiaveLAB si apre uno spazio di collaborazione dedicato alla definizione di un nuovo equilibrio del sistema idraulico, che tenga conto dell’introduzione del DE e individui soluzioni concrete per garantire l’ambiente e i servizi collegati all’utilizzo delle acque, in accordo con gli attori territoriali.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!