Esenzione della prima rata Imu per chi ha avuto un calo del fatturato
Nella serata di mercoledì 19 maggio è stato convertito in Legge il primo Decreto “Sostegni” emanato dal Governo Draghi.
Tra le novità di carattere fiscale, merita di essere segnalata quella riguardante il versamento della prima rata IMU, in scadenza il prossimo 16 giugno. È previsto che sono esentati dal pagamento gli stessi soggetti che possono beneficiare del contributo a fondo perduto previsto dal medesimo Decreto. Si tratta dei titolari di Partita IVA che svolgono attività di impresa o professionale, comprese le imprese agricole. È necessario che la Partita IVA sia ancora attiva alla data del 23 marzo 2021 e che l’ammontare medio mensile di fatturato e corrispettivi del 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto a quello del 2019. Nel caso di Partita IVA attivata dal 1° gennaio 2019 non è richiesto il calo del fatturato. L’esenzione del Decreto Sostegni è limitata agli immobili nei quali i soggetti passivi IMU siano anche gestori delle attività esercitate, vale a dire che in caso di immobili concessi in affitto l’imposta rimane dovuta.
Rientrano nell’esenzione anche i terreni agricoli, che comunque non sono soggetti ad IMU qualora siano posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali iscritti alla relativa gestione previdenziale. Per i fabbricati rurali strumentali è in ogni caso previsto che l’aliquota massima dell’imposta sia il 2 per mille, che il Comune può eventualmente ridurre o azzerare.
Si ricorda inoltre che con la Legge di Bilancio 2021 era stata disposta l’esenzione dal versamento della prima rata IMU 2021 per gli immobili destinati alle attività turistico-ricettive e di intrattenimento, tra le quali l’agriturismo, anche in questo caso con la condizione che il soggetto tenuto a pagare l’IMU sia lo stesso che esercita l’attività.