Etichetta d’origine a rischio per la scadenza dei decreti
Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha scritto al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli sollecitando una proroga dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle materie prime di alcuni prodotti agroalimentari di estrema rilevanza.
Il 31 dicembre 2021 prossimo scadranno, infatti, i decreti ministeriali che avevano introdotto l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta per il grano usato nella pasta e per il riso, del pomodoro per la passata, del latte nelle confezioni di latte e nei formaggi e la carne di maiale nei salumi.
Per Confagricoltura è fondamentale che i consumatori italiani possano ancora usufruire delle indicazioni sulla natura dei prodotti agroalimentari in commercio, che orientino a scelte consapevoli e in grado di privilegiare le materie prime nazionali.
L’obbligo è in vigore da alcuni anni, ma di fatto solo da febbraio scorso per i prodotti che usano come ingrediente la carne suina.
È vero che la data di scadenza della normativa italiana è stata individuata in riferimento all’entrata in vigore di quella europea. Si tratta di una novità essenziale che muta il quadro giuridico dell’UE e per il quale occorrerà ora un adeguamento complessivo delle disposizioni nazionali.