Europa: avviato il negoziato sul quadro finanziario
E’ partito ufficialmente il negoziato sulle proposte della Commissione europea relative al quadro finanziario dell’Unione per il periodo 2021-2027. Alla vigilia della riunione del Consiglio Affari Generali, Confagricoltura ha ribadito la propria posizione sul nuovo quadro finanziario della Ue.
La proposta della Commissione è per noi inaccettabile poiché, a valori costanti, si prospetta per gli agricoltori una riduzione degli aiuti diretti del 12% e, per i programmi di sviluppo rurale, il taglio di quasi il 25%.
Bruxelles dimentica che l’agricoltura assicura ai cittadini produzioni abbondanti, stabili e con requisiti di qualità e sicurezza che sono all’avanguardia a livello mondiale. Inoltre, l’attività degli imprenditori agricoli contribuisce alla gestione dello spazio rurale e alla protezione delle risorse naturali. Per questo, il settore primario rientra a pieno titolo tra i cosiddetti ‘beni pubblici’ che l’Unione europea ha l’obbligo di tutelare e di valorizzare nell’interesse della collettività.
Merita un particolare approfondimento il taglio proposto per i contributi diretti della Pac. I trasferimenti in questione infatti non hanno una finalità di natura sociale, ma costituiscono una rete di protezione minima a fronte dei rischi naturali ed economici ai quali sono esposte le aziende agricole. È quindi immotivata e contradditoria la proposta della Commissione, che intende obbligare gli Stati membri a limitare gli aiuti diretti destinati alle imprese di maggiore dimensione, fissando un massimale aziendale o introducendo un sistema di degressività (riduzione progressiva) del sostegno in funzione degli ettari.
In pratica è stato proposto di discriminare le imprese che assicurano la parte preponderante dell’occupazione e della produzione lorda vendibile di settore; che sono meglio integrate con il settore della trasformazione e più idonee a realizzare un processo di innovazione tecnologica, indispensabile anche per far fronte alle nuove sfide poste dal cambiamento climatico.
Confagricoltura ha sollecitato la delegazione italiana ad assumere, da subito, una posizione determinata per l’invarianza in termini reali del bilancio destinato all’agricoltura e per la tutela di tutte le imprese agricole, senza distinzioni e discriminazioni.
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