Fondo innovazione. 225 milioni per investimenti 4.0 nelle aziende agricole. A breve sportello Ismea per la presentazione delle domande

Il decreto sui “Criteri e modalità di attuazione del Fondo per l’Innovazione in Agricoltura”, previsto dalla Legge di Bilancio 2023 con una dotazione finanziaria di 225 milioni di euro nel periodo 2023-2025 è stato firmato dai Ministri e registrato dalla Corte di Conti.

Ritorniamo sul provvedimento che definisce le modalità di accesso agli interventi volti a sostenere la realizzazione di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti.

Per la concessione delle agevolazioni sono destinati 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 con una quota destinata alle imprese ubicate nei territori colpiti dall’alluvione del maggio 2023 suddivisa come di seguito: 10 milioni di euro per l’anno 2023, 30 milioni di euro per l’anno 2024 e 35 milioni di euro per l’anno 2025.

Ad ISMEA sono demandate le attività di istruttoria, erogazione e controllo relative agli interventi di cui al presente decreto, trasferendosi, a tal fine la corrispondente dotazione annuale. Gli interventi sono attuati con una procedura a sportello, previa pubblicazione di un avviso (che dovrebbe avvenire entro questo mese) relativo all’apertura del portale dedicato alla ricezione delle domande e contenente le istruzioni operative. La domanda di accesso alle agevolazioni dovrà essere presentata utilizzando la modulistica messa a disposizione da ISMEA sul portale dedicato.

Possono essere ammesse ai benefici del decreto le PMI singole o associate, comprese le loro cooperative e associazioni, che risultano iscritte al registro delle imprese con:

·     la qualifica di “impresa agricola” ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228;

·     ovvero di “impresa ittica” ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4;

·     ovvero con qualifica di “impresa agromeccanica”, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99;

Le suddette imprese devono rispettare gli ulteriori requisiti previsti dall’art. 3 (risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda; hanno sede operativa nel territorio nazionale, ecc.).

Gli investimenti in innovazione tecnologica non devono essere di importo inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro (per il settore pesca il limite minimo degli investimenti è stabilito in 10.000 euro).

Per gli investimenti in innovazione tecnologica è concesso un contributo a fondo perduto secondo il seguente schema:

PMI Agricola, il contributo concedibile è quantificato applicando al massimale di aiuto (pari al 65% dei costi ammissibili, elevabile all’80% per investimenti da parte di giovani agricoltori), le percentuali di cui alla seguente tabella:

Non giovani (massimale di aiuto 65%)

Importi ammissibile per cui si chiede il contributo (euro)

Percentuale

Contributo effettivo previsto

fino a 100.000

75%

48,75%

da 100.001 a 200.000

65%

42,25%

da 200.001 a 300.000

55%

35,75%

da 300.001 a 500.000

45%

29,25%

Giovani (massimale di aiuto 80%)

Importi ammissibile per cui si chiede il contributo (euro)

Percentuale

Contributo effettivo previsto

fino a 100.000

75%

60%

da 100.001 a 200.000

65%

52%

da 200.001 a 300.000

55%

44%

da 300.001 a 500.000

45%

36%

PMI della Pesca, il contributo concedibile è quantificato applicando al massimale di aiuto (50% dei costi ammissibili), le percentuali di cui alla seguente tabella:

(massimale di aiuto 50%)

Importi ammissibile per cui si chiede il contributo (euro)

Percentuale

Contributo effettivo previsto

fino a 100.000

75%

37,5%

da 100.001 a 200.000

65%

32,5%

da 200.001 a 300.000

55%

27,5%

da 300.001 a 500.000

45%

22,5%

PMI Agromeccanica, il contributo concedibile è quantificato applicando al massimale di aiuto (gli aiuti sono concessi entro i limiti previsti dal Regolamento de minimis), le seguenti percentuali:

PMI Agricola che svolge un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione degli articoli 14 e 17 dell’ABER il contributo concedibile è quantificato applicando al massimale di aiuto (gli aiuti sono concessi entro i limiti previsti dal Regolamento de minimis), le seguenti percentuali:

Sempre in riferimento agli investimenti in innovazione tecnologica, le sole PMI Agricole e della Pesca possono fruire della garanzia di cui all’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n.102 (interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole), fino all’80% del valore nominale del Finanziamento Bancario. Per il rilascio delle predette garanzie, possono essere concessi contributi diretti all’abbattimento del costo delle commissioni di garanzia.

In nessun caso, la copertura fornita dal contributo a fondo perduto e dal Finanziamento Bancario può superare il 95% del Costo Ammissibile.

Sono agevolabili gli acquisti dei seguenti beni:

Macchine e attrezzature agricole

 

Requisiti
Macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura. In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti:

 

·         presenza o compatibilità con un sistema ISOBUS o equivalente con funzionalità task controller;

·         presenza di un sistema di interconnessione leggera che sia in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485);

·         presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica (rif. Circolare MISE 23 maggio 2018, n. 177355);

·         presenza di un sistema di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;

·         presenza di soluzioni proprietarie per controllo a rateo variabile, controllo sezioni o strategie di guida parallela;

·         presenza di un sistema di gestione intelligente dell’irrigazione attraverso sensing delle condizioni irrigue del terreno o della coltura e utilizzo di algoritmi di supporto alle decisioni che consentano di stabilire le strategie migliori per ottimizzare la resa e minimizzare il consumo di risorse idriche.

 

Macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia. In particolare, tutte le macchine rientranti nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2016/1628 (Prescrizioni in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante per i motori a combustione interna) ·         motorizzazione elettrica (cosiddette “macchine a zero emissioni”);

·         destinazione ad attività agricole o zootecniche.

 

Macchine per la zootecnia caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione, quali: macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti; macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime; sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica. Per tali macchine/ attrezzature è necessaria la presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

 

·         sistema di interconnessione leggera in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485);

·         sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori.

 

Trattrici agricole che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 167/2013, con motorizzazione Stage V,

 

La domanda di sostegno dovrà identificare in maniera univoca il veicolo sostituito. Il beneficiario deve dimostrare il possesso del certificato di rottamazione per i veicoli sostituiti secondo la normativa vigente.

 

·         presenza di un sistema ISOBUS o equivalente, per garantire la necessaria interoperabilità con le attrezzature portate (per esempio, Display di bordo ISOBUS con funzionalità Task Controller);

·         presenza di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS, per garantire una maggiore precisione nelle lavorazioni e quindi anche una maggiore efficienza in termini di consumi (Circolare MISE n. 177355);

·         presenza di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485).

 

 

Macchine ed attrezzature per la pesca Requisiti
investimenti per la pesca e l’acquacoltura i cui costi rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2022/2473 della Commissione del 14 dicembre 2022, collegati ai seguenti interventi:

 

·         attrezzature di bordo volte alla riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra nonché ad aumentare l’efficienza energetica dei pescherecci;

·         attrezzi da pesca innovativi e selettivi;

·         strumenti e attrezzature innovative di bordo che migliorano la qualità dei prodotti della pesca;

·         macchinari, strumenti e attrezzature per l’acquacoltura utili alla riduzione dell’impatto negativo o l’accentuazione degli effetti positivi sull’ambiente, nonché l’uso più efficiente delle risorse utilizzate nel processo;

·         macchinari, strumenti e attrezzature volti all’ottenimento di una considerevole riduzione nell’impatto delle imprese dell’acquacoltura sull’utilizzo e sulla qualità delle acque, in particolare tramite la riduzione del quantitativo utilizzato d’acqua o di sostanze chimiche, antibiotici e altri medicinali o il miglioramento della qualità delle acque in uscita, anche facendo ricorso a sistemi di acquacoltura multitrofica ovvero che aumentino l’efficienza energetica e favoriscano l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

 

 

Gli aiuti concessi possono essere cumulati con altri aiuti di Stato, compresi gli aiuti «de minimis», e con i pagamenti di cui al Regolamento (UE) 2021/2115 e di cui al Regolamento (UE) 2021/1139, nella misura in cui tali aiuti riguardino costi ammissibili individuabili diversi. Gli aiuti possono, altresì, essere cumulati con qualsiasi altro aiuto di Stato, compresi gli aiuti «de minimis», e con i pagamenti di cui al Regolamento (UE) 2021/2115 e di cui al Regolamento (UE) 2021/1139, in relazione agli stessi costi ammissibili, in tutto o in parte coincidenti, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento.

Le domande di accesso alle agevolazioni saranno esaminate da ISMEA secondo l’ordine cronologico di presentazione e dovranno indicare il nome e le dimensioni dell’impresa, la sua localizzazione e l’elenco dei beni agevolabili, con l’indicazione del relativo costo al netto dell’IVA.

Sulla base delle informazioni contenute nella domanda, ISMEA verificherà la sussistenza dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni.

Il procedimento istruttorio dovrà concludersi entro il termine di trenta giorni dalla data di presentazione della domanda, o dalla data di ricezione della documentazione integrativa richiesta.

Entro dodici mesi dalla data di comunicazione della delibera di ammissione alle agevolazioni, i soggetti beneficiari dovranno trasmettere ad ISMEA la documentazione giustificativa dell’investimento effettuato.

L’erogazione del contributo a fondo perduto sarà effettuata in un’unica soluzione, su un conto corrente intestato esclusivamente al soggetto beneficiario che dovrà rendicontare i costi sostenuti mediante invio delle relative fatture quietanzate. In alternativa, il soggetto beneficiario può disporre che il pagamento del contributo sia eseguito, in nome e per proprio conto, da ISMEA direttamente al fornitore.