Fondo ristorazione: pubblicato il decreto. Valido anche per gli agriturismi
È stato pubblicato il decreto che attiva il bonus ristoranti con uno stanziamento di 600 milioni per l’anno 2020 e che coinvolge direttamente anche gli agriturismi equiparati, ai fini del bonus, alle altre strutture della ristorazione.
L’agevolazione consiste nell’erogazione di un contributo a fondo perduto per sostenere la ripresa e la continuità dell’attività degli esercizi di ristorazione ed evitare gli sprechi alimentari attraverso l’utilizzo ottimale delle eccedenze anche causate da crisi di mercato.
Il bonus è riconosciuto per l’acquisto, effettuato dopo il 14 agosto 2020, di prodotti di filiere agricole e alimentari, inclusi quelli vitivinicoli, anche Dop e Igp e di prodotti della pesca e dell’acquacoltura, per valorizzare la materia prima di territorio.
Sono inoltre compresi gli acquisti di prodotti da vendita diretta, da intendersi quali prodotti acquistati direttamente da imprenditori agricoli così come definiti dall’articolo 2135 del codice civile, e i prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito. Priorità per ottenere gli aiuti è l’acquisto di Dop e Igp e di prodotti ad alto rischio di spreco indicati nell’allegato 1 al decreto (aggiornabile con successivo decreto del Mipaaf).
Il beneficiario deve acquistare almeno tre differenti tipologie di prodotti agricoli e alimentari e il prodotto principale non può superare il 50% della spesa totale. Il contributo, inoltre, non può superare l’ammontare complessivo degli acquisti per i quali viene richiesto, ammontare che non deve essere inferiore ai 1.000 euro né superiore i 10.000 (Iva esclusa).
Per ottenere l’aiuto il calcolo dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 deve essere inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dello stesso periodo del 2019. Via libera anche a chi ha avviato l’attività dal 1° gennaio 2019, anche in assenza del suddetto requisito relativo alla riduzione di fatturato e dei corrispettivi. L’entità minima del contributo è di mille euro.
Per accedere al bonus va presentata la domanda attraverso il portale della ristorazione o attraverso gli sportelli del concessionario Poste Italiane, entro la data che sarà fissata con provvedimento del Mipaaf.
Il soggetto interessato dovrà presentare i documenti fiscali (fatture e documenti di trasporto) che certificano l’effettivo acquisto e la consegna dei prodotti effettuati dopo il 14 agosto 2020, anche non quietanzati.
Nel caso in cui il totale dei contributi richiesti ecceda le risorse disponibili si procederà alla determinazione della misura dell’aiuto in proporzione agli acquisti documentati.
Il bonus non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi, non rileva ai fini del calcolo della deducibilità degli interessi passivi e della deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito. Il contributo non concorre neppure alla formazione del valore della produzione netta ai fini Irap e non è cumulabile con il contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici.
Il contributo a fondo perduto è erogato nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti «de minimis».Scarica lista prodotti anti-spreco all.1