Fotovoltaico: ricorso contro il prelievo degli extraprofitti

Confagricoltura ha deciso di sostenere una iniziativa legale nei confronti della deliberazione ARERA 266/2022/r/eel del 21 giugno 2022 recante “Attuazione dell’articolo 15-bis del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, in merito a interventi sull’elettricità prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili” che ha introdotto un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia elettrica immessa in rete da impianti fotovoltaici di potenza oltre i 20 KW, nel periodo dal 1° febbraio 2022 e sino al 31 dicembre 2022 (in allegato nota di approfondimento).

Tenuto conto del forte impatto che avrà la norma sulle aziende associate, produttrici di energia fotovoltaica, Confagricoltura proporrà una iniziativa giudiziaria avverso la delibera di ARERA costituendosi nel giudizio davanti al TAR Lombardia attraverso un autonomo atto di intervento.

Confagricoltura inoltre ha concordato con lo studio legale del Prof. Avv. Saverio Sticchi Damiani, esperto della materia, la possibilità per le imprese interessate di ricorrere davanti al TAR della Lombardia proponendo al riguardo un ricorso collettivo.

Nel ricorso verranno esposti e trattati tutti i vizi che i legali ritengono di sostenere per l’annullamento della delibera, proponendo altresì in sede di giudizio amministrativo anche le ragioni per cui si ritiene che l’articolo 15-bis del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, presenti profili di incostituzionalità e di contrasto alla normativa comunitaria.

In ordine ai tempi, si segnala che il ricorso collettivo dovrà essere completo e pronto per il deposito entro e oltre i primi giorni di settembre p.v., e ciò affinchè lo stesso possa essere discusso in sede cautelare nella prima udienza utile (che sarà il 21 settembre) dopo la sospensione dei termini del mese di agosto e tenuto conto della decadenza di 60 giorni entro cui va depositato.

In considerazione di tale tempistica abbiamo concordato con lo Studio Legale che le imprese interessate dovranno far pervenire direttamente allo Studio quanto necessario per l’inserimento della loro impresa nel ricorso collettivo entro e non oltre il 20 agosto p.v. Le adesioni che perverranno successivamente non potranno rientrare nel ruolo dell’udienza del 21 settembre.

Al fine del rispetto dei tempi indicati, dunque, le imprese interessate dovranno far pervenire allo Studio a mezzo mail:

  • su un documento word, i dati dell’impresa (individuale o in forma societaria): ragione sociale, codice fiscale e partiva iva, sede legale;
  • copia del documento di identità del legale rappresentante;
  • elenco degli impianti impattati dalla Delibera Arera e relative convenzioni stipulate con il GSE;
  • i contratti di vendita dell’energia elettrica/contratti di fornitura a grossisti/convenzioni ritiro dedicato distinti per impresa/impianto;
  • la comunicazione a mezzo PEC pervenuta dal GSE;
  • la dichiarazione di non acquiescenza trasmessa al GSE.

Con riguardo a quest’ultimo documento da allegare, pur non essendo le nostre imprese tenute a rispondere al GSE, è opportuno, in accordo con lo Studio, che le stesse, che intendono partecipare al ricorso collettivo, trasmettano al GSE una dichiarazione tramite PEC del seguente tenore: “il sottoscritto ………in rappresentanza dell’impresa……….con sede legale in ………..PIVA/CF…….…….titolare degli impianti ……….afferma di non prestare acquiescenza all’applicazione dell’art. 15 bis del d.l. n. 4/2022, come modificato dalla legge di conversione n. 25/2022, e ai successivi e consequenziali provvedimenti applicativi che saranno oggetto di apposita impugnazione innanzi alle sedi giurisdizionali competenti”.

Tutta la predetta documentazione deve essere inviata entro e non oltre il 20 agosto p.v. ai seguenti indirizzi mail: sa*****@st******************.com; a.**********@st******************.com; al**************@st******************.com; ad***********@st******************.com inserendo nell’oggetto la seguente dicitura: “Trasmissione adesione ricorso Confagricoltura”.

Sarà premura dello Studio, in caso di adesione, trasmettere la procura alle liti a ciascuna impresa affinché venga sottoscritta dal legale rappresentante.

Come concordato con la Confederazione, il compenso che ciascun operatore, che intende partecipare al ricorso collettivo, dovrà riconoscere allo Studio Legale è pari ad euro 500,00 per il giudizio di primo grado (TAR Lombardia), comprensivo degli eventuali successivi procedimenti innanzi alla Corte Costituzionale e Corte di Giustizia. Si prevede, poi, un successivo contributo pari ad euro 1.500,00 per ciascun ricorrente in caso di accoglimento nel merito del ricorso davanti al TAR e conseguente restituzione delle somme trattenute in attuazione della Delibera Arera (modalità e tempistica di pagamento saranno indicate ai ricorrenti dallo Studio).

Per maggiori informazioni sul ricorso sarà possibile contattare lo studio legale, oltre alle email indicate in precedenza, anche al seguente numero 0832 245033.

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