Il credito d’imposta per investimenti nel 2024
Per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati nel 2024 il credito d’imposta previsto dalla
Legge Finanziaria 2021 spetta esclusivamente per i beni materiali ed immateriali “Industria 4.0”,
individuati dalle Tabelle A e B, allegate alla Legge n. 232/2016 (Finanziaria 2017). Per i beni “generici”,
ossia diversi da quelli di cui alle citate Tabelle, l’agevolazione si è esaurita con gli investimenti
effettuati entro il 31.12.2022 o che sono stati “prenotati” entro il 31.12.2022 (con ordine al fornitore
ed acconto almeno pari al 20%) ed effettuati poi entro il 30.11.2023.
Il credito d’imposta in esame è utilizzabile in compensazione con il modello F24 in 3 rate a decorrere
dall’anno di interconnessione. Qualora il credito non venga esaurito in 3 anni è possibile utilizzarlo
anche successivamente.
Si ricorda che la fruizione dell’agevolazione è subordinata al rispetto delle norme in materia di
sicurezza sul lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi
previdenziali ed assistenziali dei lavoratori. Quest’ultimo è comprovato dalla disponibilità del DURC
che deve risultare in corso di validità all’atto di ciascun utilizzo in compensazione.
Inoltre, è necessario conservare la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la
corretta determinazione dei costi agevolabili.
Le fatture / documenti relativi agli investimenti in esame devono riportare l’espresso richiamo alla disposizione di riferimento utilizzando la seguente dicitura:
“Acquisto per il quale è riconosciuto il credito d’imposta ex art. 1, commi da 1051 a 1063, Legge n.178/2020”.
E’ inoltre necessario disporre di una perizia asseverata, da cui risulti che i beni possiedono le
caratteristiche tecniche previste e la relativa interconnessione al sistema aziendale. Per i beni di costo
unitario non superiore a € 300.000, la perizia può essere sostituita da una
dichiarazione del legale rappresentante.