Rincari ortofrutta, guadagna solo la grande distribuzione
Con il caldo cominciano a rincarare i prezzi dell’ortofrutta. Dai meloni alle pesche gli aumenti sono anche del 30% e i vantaggi non si stanno riversando sulle aziende agricole.
“Le potenti lobby della distribuzione stanno mettendo in ginocchio l’ortofrutta europea – dice Andrea Foroni, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Veneto -. C’è in atto una speculazione sia sul mercato nazionale, sia a livello internazionale, che vede in prima fila la grande distribuzione tedesca che ha incrementato i prezzi di pesche e nettarine. La pressione della produzione in Spagna non aiuta e rende spuntate le armi dei nostri produttori, costretti a vendere al ribasso i loro prodotti. L’unica strada da percorrere sempre più in futuro è l’aggregazione, seguendo la scia di Opera, l’organizzazione di frutticoltori specializzata nella coltivazione delle pere che rappresenta il 30% della produzione nazionale. Solo così si può aumentare il peso contrattuale dei comparti, riducendo la concorrenza interna e garantendo indotti superiori ai frutticoltori”.
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