La produzione biologica cresce in Italia. Il Veneto in controtendenza riduce operatori e superfici
I dati del rapporto Bio in cifre, curato da Ismea in collaborazione con il Ciheam Bari indicano un incremento del 4,5% della Sau biologica 2023 sul 2022, mentre il numero di operatori (produttori, trasformatori, importatori) cresce dell`1,8%. Il 2023, nel primo anno di applicazione della nuova Pac ha visto dunque crescere in Italia le superfici investite a biologico e il numero di operatori coinvolti.
Nel 2023 l’agricoltura biologica italiana ha raggiunto i 2,5 milioni di ettari, pari a quasi il 20% della Sau nazionale, avvicinandosi all’obiettivo del 25% al 2030 stabilito dalla Strategia Farm to Fork.
«L’Italia del biologico continua a crescere – ha detto il sottosegretario all’Agricoltura, Luigi D’Eramo, intervenuto a Bracciano – questo trend positivo potrà ulteriormente migliorare grazie alle numerose misure messe in campo in questi mesi, dall’approvazione del Piano d’azione nazionale per la produzione biologica ai provvedimenti a sostegno dei biodistretti e delle filiere bio. Puntiamo ora a realizzare quanto prima il Marchio del biologico italiano: unito a una corretta informazione e comunicazione, potrà sostenere un rilancio dei consumi interni e la crescita sui mercati esteri, per continuare così anche in futuro a essere leader nel settore».
Purtroppo il Veneto non ha contribuito alla crescita della superficie nazionale. Dal 2022 al 2023 la Regione ha visto ridursi sia il numero di operatori, passati da 3.790 a 3.546 (-6,4%) che le superfici coltivate, passate da 48.052 ettari a 44.984 (-6,4%). Fattori climatici, fitosanitari e le condizioni di mercato probabilmente hanno indotto molti operatori ad abbandonare la produzione biologica. La riduzione ha interessato tutte le coltivazioni, ma in particolare la vite e le superfici a prato (vedi tabella che segue). Anche l’Emilia Romagna e la Lombardia, sia pur in misura più contenuta, hanno visto decrescere operatori bio e superfici coltivate.
I consumi domestici di prodotti biologici sono aumentati: nel canale della Gdo hanno toccato i 3,8 miliardi di euro, il 5,2% in più del 2022, il tasso di crescita più sostenuto degli ultimi anni, seppure a fronte di volumi invariati. Il confronto con la dinamica generale degli acquisti di prodotti alimentari, cresciuti dell’8,1% in valore ma scesi dell’1,1% in quantità, evidenzia la minore spinta inflattiva del reparto biologico rispetto alla dinamica osservata per il carrello convenzionale.